“Questo progetto di legge ha senso a prescindere”. Stefano Ceccanti, costituzionalista e capogruppo Pd in Affari costituzionali alla Camera, parla così del ddl Zanda-Parrini depositato oggi al Senato. E quel “a prescindere” è inteso rispetto alla partita del Quirinale che si sta per aprire. “Non escludiamo di presentare una proposta analoga anche qui alla Camera, stiamo valutando”, spiega all’Adnkronos. La proposta, un ddl costituzionale, stabilisce che ci sia un solo mandato per il Colle e abolisce il semestre bianco. Di una riforma in questo senso ha parlato più volte il presidente Mattarella. “Non c’è alcun legame con il bis -dice Ceccanti-. Detto questo, io ritengo che sarebbe la soluzione migliore”.
E’ una sua posizione o del Pd? “Il Pd non è ancora entrato in questa discussione. Io personalmente, nell’equilibrio che ci siamo dati da vari mesi con Draghi a palazzo Chigi e Mattarella al Quirinale, non vedo alternative a confermare i due nel ruolo che hanno. Ma questo lo penso a prescindere dal progetto di legge” Zanda-Parrini.
Si aspetta una posizione più ‘esplicita’ da parte del Pd e del segretario Letta? “Letta fa il segretario, ha responsabilità diverse, io esprimo un’opinione personale. Noi ci siamo dati uno scadenzario che riguarda la realizzazione del Pnrr e poi c’è il ruolo del presidente del Consiglio dentro il consiglio europeo. Un Consiglio in cui la settimana prossima cambia il Cancelliere tedesco e avremo un Cancelliere che non è mai stato alle riunioni del Consiglio europeo, in cui il presidente Macron è in campagna elettorale per il mese di aprile… secondo me la presenza di Mario Draghi al Consiglio europeo è più che utile. E al Consiglio europeo ci va il presidente del Consiglio, non il presidente della Repubblica”.
Ci sono delle candidatura alternative al presidente Mattarella per tenere il quadro politico complessivo ordinato? “Al momento non ce ne sono, poi se si manifestano va bene, però qualsiasi candidatura che dividesse la maggioranza parlamentare – questo lo ha spiegato bene il segretario Letta- avrebbe come effetto collaterale quello di creare problemi ala maggioranza di governo. A meno che non escono altre candidature unificanti, verrebbe da dire che la cosa più ragionevole è di confermare il presidente Mattarella”.
Ma il presidente non sembra intenzionato al bis… “Se questo è l’obiettivo penso che sia possibile, se c’è un accordo tra le forze politiche, convincere il presidente Mattarella come lo fu con il presidente Napolitano. Ma questo non c’entra con la proposta Zanda”. Pensa che il Pd dovrebbe intestarsi un’iniziativa su un nome unificante? “I nomi si fanno all’ultimo minuto ma la cosa che ha detto ieri segretario Letta – e cioè che ci vuole un nome condiviso da tutta la maggioranza e possibilmente anche dall’opposizione- è il criterio guida che ci deve ispirare”.
“Io ho una mia convinzione, dubito che si possa trovare un nome più convincente di quello del presidente Mattarella… Intanto tutti i gruppi dovrebbero abbandonare le tentazioni serpeggianti di eleggere un presidente della Repubblica con una maggioranza ristretta della propria area politica contro le altre”. Pensa a Silvio Berlusconi? “Sarebbe uno schema alternativo e sarebbe sbagliato. Con un governo di unità nazionale, se si vuole che questo governo vada avanti, bisogna che il presidente lo votino tutti”.
Nel merito della proposta, perchè stabilire un solo mandato per il capo dello Stato e l’abolizione del semestre bianco? “Siamo in una situazione particolare” con una maggioranza così ampia “ma in condizioni normali avere il semestre bianco in cui non si può sciogliere, quindi di fatto il governo non può cadere, può portare spesso a una situazione di immobilismo perchè varie forze politiche possono fare le irresponsabili e bloccare qualsiasi cosa non pagandone il prezzo perchè non c’è il deterrente dello scioglimento”.
“Quindi il semestre bianco può essere in alcune situazioni diverse da questa, dove la maggioranza è molto ampia, un qualcosa di problematico. E quindi l’idea di sopprimerlo non è male e siccome fin dall’inizio questa cosa fu legata all’idea di un presidente che potrebbe utilizzare i poteri di scioglimento nell’ultimo periodo per farsi confermare dal Parlamento neo eletto, è un’idea tradizionale che è stata rilanciata dal presidente Mattarella ma che prima, fin dai primi anni Sessanta con il presidente Segni era stata lanciata. E’ una proposta che meritava di essere messa all’ordine del giorno”.
Ma perchè metterla all’ordine del giorno proprio ora? “Perchè è giusto che si metta all’odg prima che si sappia chi è il nuovo presidente, altrimenti potrebbe sembrare un’iniziativa rivolta contro il neo eletto. Altrimenti quale sarebbe la traduzione giornalistica? Che c’è un presidente neo eletto che alcuni non gradiscono e gli vogliono impedire la rielezione. Invece questo avviene sotto il velo d’ignoranza su chi sarà il prossimo presidente”.