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Quirinale, al quinto scrutinio, con i progressisti fermi, il centrodestra punta sulla Casellati ‘tradita’ da 71 franchi tiratori

Niente da fare, per il quinto giorno consecutivo le votazioni per il nuovo Presidente della Repubblica non hanno portato a nulla. E’ anche vero che tra poco si tornerà a votare – la novità del giorno – ma, visti i presupposti, nutriamo forti dubbi che prima di lunedì si possa giungere finalmente ad un nome.

Quinto scrutinio: quei 71 voti per la Casellati mancati da parte del centrodestra, contribuiscono ad ‘indebolire’ Salvini

Intanto, e qui ci sarebbe da aprire una super parentesi circa la ‘pessima’ conduzione operata da Salvini (che molto probabilmente sarà costretto a dover riconsiderare la sua stessa leadership all’interno della coalizione), visto che, dopo averla ‘snobbata’ a vantaggio della Moratti, Pera e Nordio, si è poi ‘aggrappato’ all’attuale presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che non è riuscita però a guadagnarsi oltre 382 voti, evidenziando un ‘clamoroso’ buco di 71 voti fra gli elettori del centrodestra (complessivamente 453).

Quinto scrutinio: Casellati a parte, dei 503 votati, 46 hanno indicato Mattarella e il pm Di Matteo 38. Altre 29 schede poi ‘buttate’

Tutti presenti 936 in Aula, con 530 votanti e 406 astenuti (tra questi il ‘fronte progressista: Pd, M5s e Leu), i grandi elettori hanno poi indicato ancora una volta Sergio Mattarella (46 voti), il pm Nino Di Matteo, e da domani componente del Csm (38), quindi Berlusconi (8), stesse preferenze per Antonio Tajani la ministra della Giustizia Cartabia (7), e 6 voti per Pier Ferdinando. Casini

Le schede bianche sono state 11 mentre, tra voti dispersi e schede nulle 18.

Come dicevamo, novità di queste elezioni, è stato deciso oggi (dai capigruppo di Senato e Camera, insieme ai rispettivi presidenti), che ci sarebbe stata una doppia elezione con il sesto scrutinio convocato per le 17.

Verso il Quirinale: più si va avanti e più si torna indietro, c’è la possibilità che si sceglierà fra Draghi e lo stesso Mattarella…

Come andrà a finire? Sicuramente… ‘come da previsioni‘: molto probabilmente sarà corsa a due fra il premier Draghi ed il ‘povero’ Sergio Mattarella, la cui supplica di non ricandidarlo cadrà nell’indifferenza di una classe ‘politica’ veramente scarsa… 

Max