QUIRINALE – MATTARELLA: ‘ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ SULLE BANCHE’, E RICORDA ALLA POLITICA CHE ‘LA QUALITÀ DELLA LEGISLAZIONE È UN DOVERE INDEROGABILE. BASTA AI CONFLITTI TRA ISTITUZIONI’

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    Nel corso dell’incontro in occasione degli auguri natalizi con i rappresentanti delle istituzioni, nel corso del suo intervento il Presidente Mattarella ha affrontato alcuni dei temi ‘caldi’ di questi ultimi giorni, come i migranti, le banche, i poteri forti e la politica.  Sulle banche, in particolar modo quelle ‘locali’, dopo aver raccomandato “rigorosità ed attenzione” sugli accertamenti in corso, il Presidente ha rimarcato “la solidità” del nostro sistema creditizio, in particolar modo della Banca d’Italia che, in fatto di “trasparenza, correttezza e dell’educazione finanziaria, sta utilmente operando. Si stanno approntando interventi di possibile sostegno – ha spiegato Mattarella – valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli. Ma occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità perché “sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l’etica degli intermediari, bancari e finanziari”. Così come, in sede europea, “abbiamo il dovere di chiedere, come ha fatto il governo, che siano integralmente onorati gli impegni previsti in materia di Unione bancaria. Rassegnarsi a una Unione bancaria lacunosa e vulnerabile, come hanno evidenziato, del resto anche la Commissione europea e la banca centrale europea esporrebbe l’intera Europa a rischi di carattere sistemico”. Quindi il Capo dello Stato si è rivolto alle istituzioni chiamandole a “collaborare lealmente per il bene comune. La nostra democrazia – ha sottolineato il Presidente – è connotata dal pluralismo istituzionale e dal mutuo bilanciamento dei poteri. Ciascun potere opera in coordinamento con gli altri, dei quali è chiamato a riconoscere responsabilità e funzioni. E’ confortante constatare come questa collaborazione sia abitualmente praticata. Talvolta si registra invece competizione, sovrapposizione di ruoli, se non addirittura conflitto, e questo genera sfiducia”. A tal proposito, il primo inquilino del Quirinale ha auspicato:  “non posso che augurarmi che il processo di riforme costituzionali giunga a compimento in questa legislatura”. Diversamente “il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti”. Anche perché, ha aggiunto ancora il Presidente “In questo momento storico si avverte fortemente l’esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo legislativo. Il tema della qualità della legislazione si pone davanti a noi come un dovere inderogabile”. E’ dunque necessario, “a partire dalla qualità e dall’efficacia della legislazione, che la politica riconquista la sua funzione comunitaria. Agli attori politici, economici e sociali oltre che alle istituzioni, sono richiesti uno sguardo lungo, una visione e comportamenti che non siano ristretti alle convenienze del giorno per giorno”. Il Presidente ha poi voluto sottolineare il dramma quotidiano e silente dei migranti, vittime loro malgrado di un destino “crudelmente beffardo. Ferire la dignità dei migranti, prevedendo addirittura di spogliarli dei beni che sono riusciti a salvare nella fuga dalle tribolazioni dei Paesi natali, come si propone di fare un Paese dell’Unione. Una misura – ha attaccato Mattarella – che riconduce alla memoria i momenti più oscuri dell’Europa”.

    M.