QUESTA DEL 2017 È STATA PER L’ITALIA L’ESTATE PIÙ CALDA DI SEMPRE SPIEGA L’ESPERTO CLIMATOLOGO

Il rapido passaggio di una perturbazione e – sebbene faccia comunque caldo – il conseguente calo delle temperature, ci allontano finalmente da quei giorni roventi che hanno letteralmente incendiato il nostro Paese. Basti pensare che in una stagione estiva da record (il 4 agosto, è stata la giornata più calda degli ultimi 60 anni per molte città italiane), era dal 1800 che non si registravano temperature cos’ elevate. . Dal canto suo il climatologo dell’Isac-Cnr, Michele Brunetti, traccia un bilancio sulle condizioni climatiche che hanno interessato l’Italia negli ultimi mesi: “Con agosto si è conclusa l’estate dal punto di vista meteorologico – spiega – Il mese di agosto si è chiuso, per l’Italia, con un’anomalia di +2.53°C sopra alla media del periodo di riferimento 1971-2000, risultando il terzo agosto più caldo dal 1800 ad oggi (più caldi furono solo l’agosto del 2012 e del 2003, con anomalie di +2.56°C e +3.86°C rispettivamente). Il 4 agosto – evidenzia ancora il climatologo – è stato il giorno più caldo degli ultimi 60 anni per molte città italiane (per esempio a Bologna, Forlì, Ferrara, Trieste, Perugia, Pescara e Alghero tra le stazioni a nostra disposizione)”. Il caldo dell’ultimo mese, assieme alle temperature eccezionalmente alte del mese di giugno (il secondo più caldo di sempre con un’anomalia di +3.22°C) e a un luglio non eccezionale ma comunque tra i 10 più caldi di sempre, hanno portato l’estate 2017 ad essere seconda solo a quella eccezionalmente torrida del 2003 (anomalia di +2.48°C quella di quest’anno contro +3.76°C dell’estate 2003)”. Dunque un’estate, questa italiana datata 2017, che si guadagna il titolo di anno più caldo di sempre: “Il 2017 – aggiunge Brunetti – per adesso risulta l’anno più caldo ma deve ancora finire: se consideriamo la media parziale delle temperature di quest’anno rispetto alle medie degli altri anni, sui 12 mesi, risulta il più caldo di sempre, aspettando la fine dell’autunno per un bilancio definitivo. L’estate 2017 non verrà ricordata solo per il caldo, ma anche e soprattutto per i gravi problemi di siccità. Il mese di agosto ha registrato pochissime precipitazioni sull’intero territorio nazionale – prosegue l’esperto – facendo segnare un -82% rispetto alla piovosità media di questo mese sul periodo di riferimento 1971-2000, risultando il quarto tra i più secchi dal 1800 e facendo chiudere la stagione estiva con un deficit di precipitazione pari a -41% rispetto alla media, la quarta estate più secca di sempre. Le scarse precipitazioni estive non hanno fatto altro che peggiorare una condizione di siccità già molto grave alla chiusura della stagione primaverile che, con un deficit di quasi il 50% rispetto alle precipitazioni medie primaverili, è risultata la terza più secca di sempre. A parte le importanti precipitazioni che hanno caratterizzato il centro-sud nel mese di febbraio, è da dicembre 2016 che le precipitazioni risultano sotto media sull’intero territorio nazionale, tanto che, se consideriamo le precipitazioni cumulate sulle ultime tre stagioni (i 9 mesi da dicembre 2016 ad agosto 2017), siamo di fronte a un deficit di precipitazioni di quasi il 40%, senza grosse differenze tra nord e sud e, se le confrontiamo con le medesime tre stagioni dal 1800 ad oggi, quelli di quest’anno risultano i 9 mesi più secchi di sempre”.
M.