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Querelle Ue: Salvini, fiducia in Conte ma…

Il vice premier leghista Matteo Salvini nello studio televisivo di La 7 spende importanti e inequivocabili parole circa il futuro del governo e i prossimi passi da compiere, anche in ambito Ue, dopo le sollecitazioni sollevate dall’evoluzione imposta dagli indirizzi della Commissione sui conti del Bel Paese.

Per il leader del Carroccio, da una parte non c’è alcun dubbio: “Totale fiducia in Conte”. Ma, dall’altro, si evince come ci sia un grosso ‘ma’, alle spalle. Perché, secondo Salvini, questo governo ha avuto “dagli italiani mandato a ricontrattare le regole in Ue”.

Salvini indica la rotta verso l’Ue. E glissa sulla manovra correttiva.

E nello specifico, il ministro dell’Interno e vice premier è ancora più specifico. “Manovra correttiva? Figurarsi…” lascia nel sospeso Salvini, invocando il caos sopraggiunto dopo la possibile procedura di infrazione.

“Vogliamo educatamente chiedere all’Europa di usare per gli italiani i soldi degli italiani sotto forma di riduzione delle tasse”, afferma il numero uno della Lega. Per Salvini dunque non è affatto, in alcun modo un problema legato alla fiducia o meno nel premier o nella tenuta di questo Esecutivo.

“Ho totale fiducia” afferma infatti, incalzato sul merito del ruolo di Conte quanto al negoziato con l’Ue. Per poi chiarire, appunto: “Ovviamente il voto degli italiani e dei cittadini europei chiede un cambio di marcia in Europa”.

Aggiornamento ore 06,43

Il vice premier Matteo Salvini è intervenuto nella trasmissione Otto e mezzo, su La 7, sollecitato in studio circa i rischi che si nascondono, nemmeno troppo velatamente, dietro la procedura di infrazione Ue.

“Gli italiani mi hanno dato mandato di andare a ricontrattare le regole europee, che sono dannose per il nostro futuro e per i nostri figli” dice Salvini, “mi impegno a portare una trattativa che rimetta al centro la difesa del made in Italy, della nostra agricoltura e commercio. Vincerò? Non vendo certezze”.

Il punto focale del suo discorso, in buona sostanza, è e resta la manovra correttiva. “Ma figurati!”, nega Salvini. “Aumentare le tasse in Italia in questo momento è l’ultima cosa che una persona normodotata e intelligente farebbe, aumentare l’Iva, tassare la casa…” garantisce il vice premier.

Quanto ai rapporti con l’altra metà del governo e, in particolar modo, con il suo collega e vice ministro Di Maio, Salvini è tranquillo, e parla di ore o giorni come le tempistiche, brevi, che ‘probabilmente’ come dice lui, li separano in relazione a un incontro ormai imminente.

Con Luigi Di Maio “ci rivedremo nelle prossime ore o giorni. I problemi si risolvono anche per telefono, i risultati si possono ottenere anche in ufficio, in collegamento con la Gruber e da Marte” sottolinea sarcasticamente Salvini.

“Con di Maio stiamo lavorando per lo sblocca cantieri, a posto, per il decreto crescita, a posto, per il decreto sicurezza bis, a posto, sulla riduzione tasse il progetto della Lega è già confezionato”.

Aggiornamento ore 09.41

Altri argomenti caldi, trattati in queste ore da tutti i membri del governo e non solo, sono stati affrontati da Salvini nello studio di 7 e mezzo. Come ad esempio il decreto sicurezza che verrà affrontato in Cdm al rientro di Conte.

“Appena torna dal Vietnam, conto che si riunisca il consiglio dei Ministri, perché il decreto sicurezza è pronto da settimane” sostiene Salvini. Quanto alla figura del premier Giuseppe Conte ed alle sue richieste recenti, Salvini è altrettanto perentorio. “Chiedeva il cambio di passo e da parte mia il cambio di passo c’è stato”.

Altro tema, altra corsa: la nomina del Commissario Ue da condividere con Conte e Di Maio. “Per il commissario Ue non scelgo da solo, ci sono anche Conte e Di Maio” garantisce.

E poi conferma. “Sceglieremo una persona che si ricordi che rappresenta un popolo che ha una storia, una tradizione, una economia, una cultura che meritano ascolto e tutela. Chiediamo un Commissario che guardi alla vita vera”.

Aggiornamento ore 13.07