Quattro morti in 36 ore sulle strade di Roma. Una scia di sangue che solo il mattino dell’8 Marzo ha visto due persone perdere la vita. Ventiquattro, in totale, i decessi sulle vie capitoline in questa breve prima parte del 2022.
Drammatica festa delle donne: in appena due ore e mezza, le pattuglie della polizia sono intervenute in due quadranti per due incidenti mortali diversi. Vittime, un pedone e un centauro, le due categorie statisticamente più a rischio.
Il primo, all’Eur, alle 7 del mattino: a terra un ragazzo di 35 anni: si era appena scontrato sullo scooter con l’auto di un 71enne che, sotto choc, ha prestato i primi vani soccorsi. Il secondo, a La Rustica, alle 9:30. L’autocarro di un 46enne, ha invesito e ucciso una donna di 74 anni. I conducenti dei mezzi coinvolti, accompagnati presso gli ospedali per gli esami alcolemici e tossicologici di rito, veicoli sotto sequestro, indagini in corso.
Seguono il sinistro mortale del 61enne investito sulla via Casilina il 3 marzo. A centrarlo, un 50enne sul suo scooter. Appena 23enne, il giovane che ha invece perso la vita su via Tiberina, in sella alla sua moto dopo un ennesimo scontro con un autocarro. Strade dissestate, incuria, distrazione, scarsa illuminazione: spesso varie, spesso fatali, le cause di quella che gli attivisti definiscono come una “guerra civile invisibile” sono troppe. E troppe le vittime, in sequenza. Roma, come ogni altra città, non può permetterselo più.