(Adnkronos) – L’Inps chiarisce la questione ‘quattordicesima’ 2023 che ieri aveva scatenato le ire della Cgil che accusava l’istituto di previdenza di aver ‘spacciato’ per aumenti delle pensioni basse 2023 l’incremento erogato a luglio già previsto per legge dal 2007 poi ampliato nel 2016. La dicitura “aumento pensioni basse 2023″, erroneamente riportata per una ridotta platea di pensionati, è stata cambiata al fine di semplificare la lettura dei diversi importi specifici. Tali specifiche erano state già comunicate agli aventi diritto sia con Sms su cellulare, sia con notifica sulla sezione MyInps del sito www.inps.it, sia via mail”, si legge.
I pensionati che nel mese di luglio 2023 percepiranno la cosiddetta quattordicesima mensilità e l’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo possono dunque consultare il loro cedolino in cui sono identificate “in modo separato le due voci”, prosegue la nota che precisa ancora come “nei cedolini le due somme sono ora identificate rispettivamente come quattordicesima – legge 3 agosto 2007, n.127 – credito anno 2023, e incremento legge 197/2022. A ognuna delle voci corrisponde una nota illustrativa riportata in coda al cedolino stesso”.
L’Inps ricorda, inoltre, che “l’incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo Inps è riconosciuto con decorrenza 1°.gennaio 2023 fino a dicembre 2024. La somma aggiuntiva, c.d. quattordicesima, invece, è erogata con la mensilità di luglio 2023 ed è effettuata d’ufficio per i soggetti per i quali nelle banche dati dell’Istituto sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione”.