Quarta dose, dietrofront: si fa. Almeno così è stato deciso in Israele dove, come spiega oggi il ‘Jerusalem Post’, le autorità sanitarie hanno raccomandato che il ‘nuovo booster’ – esteso ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 60 anni – venga somministrato alle persone guarite, o che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 5 mesi.
A convincere i responsabili della pandemia e della vaccinazione di Tel Aviv ad indire questo ‘quarto appuntamento’ con il vaccino anti Covid, quanto emerso dalle analisi che, viene riferito, hanno appurato che con una quarta dose la protezione contro la malattia grave aumenta di circa 3-5 volte mentre, la protezione dall’infezione raddoppia rispetto allo scudo prodotto da 3 dosi.
A dimostrarlo sono stati gli effetti riscontrati su un campione di ben 400mila persone che hanno ricevuto la quarta dose, poi raffrontate con altre 600mila che hanno invece ricevuto la terza almeno 4 mesi fa.
Come ha inoltre raccomandato il ministero della Salute israeliano, in particolar modo la quarta somministrazione si profila assolutamente vantaggiosa soprattutto per gli over 60, ritenuti anagraficamente i soggetti più a rischio. La raccomandazione odierna deve però ottenere ancora l’approvazione della direzione generale del ministero della Salute.
Max