Quando si può uscire dal Comune? Fra le novità più importanti della Fase 2, oltre alla possibilità di far visita ai congiunti e ai fidanzati, e alla nuova apertura per i funerali, c’è sicuramente un allentamento per quanto riguarda gli spostamenti dal proprio Comune.
Le FAQ del Governo hanno infatti stabilito che le persone non saranno più costrette a spostarsi nei limiti del proprio Comune di residenza. In diversi casi, potranno andare in un altro Comune purché vi sia un motivo valido alla base.
Vediamo allora in quali casi si può uscire dal Comune, le regole per gli spostamenti da Comune a Comune e come è possibile spostarsi.
Spostamenti da Comune a Comune: ragioni di lavoro, necessità, visite mediche, congiunti. Tutte le novità
Mentre le regole per uscire dalla propria Regione rimangono molto più strette, dal 4 maggio è più semplice spostarsi da Comune a Comune.
Le motivazioni per uscire dal confine del proprio Comune sono le solite, ovvero motivi di salute, per lavoro, e altri casi di necessità.
Dalla Regione, ad esempio, c’è la possibilità di uscire per ragioni di salute e di lavoro, ma non per altre necessità, in quanto gli spostamenti devono essere a carattere di urgenza.
Come è possibile spostarsi da Comune a Comune: ok visita a congiunti, fare la spesa, asporto bar e ristoranti
Fra i casi di necessità sono inclusi la visita ai congiunti: quindi si può andare a visitare i parenti anche se risiedono in un altro Comune, ma sempre all’interno della Regione di appartenenza.
Importante ricordare che fra i casi di necessità c’è anche fare la spesa, e anche questa è una novità importante della fase 2. Per alcune motivazioni particolari, infatti, è possibile fare la spesa fuori dal proprio Comune. Si ricorda inoltre che è possibile uscire dal Comune anche in altre situazioni, come acquistare cibo d’asporto da bar e ristoranti o recarsi all’edicola.
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