Il mondo dello sport si sta interrogando in questi giorni sulla ripresa dei campionati professionistici di Serie A e Serie B. In questo senso ieri l’assemblea di Lega ha delineato alcune linee guida per il ritorno in campo. Il limite è stato fissato ad agosto, ora ci dovrà lavorare per trovare la data di ripresa.
In tutto questo, però, c’è un’altra ampissima platea che si chiede quando sarà possibile tornare a giocare a calcetto e calciotto, quindi quando potrà riprendere lo sport amatoriale che impegna e appassiona ogni anno milioni di italiani. Anche in questo caso non c’è una risposta chiara e anzi si sono venute a creare diverse situazioni paradossali.
Centri aperti, ma il calcetto?
Appare ormai chiara la direzione intrapresa dal Governo che si è impegnato a riaprire il 25 maggio palestre e centri sportivi. Centri sportivi che, in molti casi, sono trainati proprio dalla presenza di campi di calcetto e calciotto. Cosa fare quindi? La risposta ancora latita.
E’ improbabile infatti che il Governo possa dare il via libera a queste attività a partire dal 25 maggio mentre non c’è ancora un accordo sulla ripresa del calcio professionistico. Che per quanto vasto è molto piú controllato rispetto a qualsiasi centro sportivo. In attesa di comunicazioni ufficiali in merito, quindi, è lecito aspettarsi che la ripresa di calcetto e calciotto sia subordinata ale decisioni delle singole regioni. Una cosa appare comunque chiara: è improbabile che il via libera venga dato il 25 maggio in contemporanea con l’apertura dei centri sportivi.