Mentre il governo studia il calendario delle nuove chiusure fino al 15 gennaio, emerge un’inedita proposta: la zona bianca. Una nuova fascia di rischio, la più bassa, da applicare alle zone in cui la curva del contagio fa meno paura. L’idea è stata avanzata dal ministro Dario Franceschini per muovere il primo passo verso il ritorno alla normalità.
La cosiddetta fascia bianca, che già piace al premier Conte, consentirebbe alle categorie finora svantaggiate di riaprire i battenti. Tra queste musei, cinema, teatri, ma anche palestre, piscine e centri danza. Attività per cui la data di riapertura rimane ancora incerta ma che potrebbe essere anticipata se la nuova zona bianca verrà ufficializzata nel nuovo Dpcm.
Il 15 gennaio decade l’ultimo decreto del presidente del Consiglio, per questo il governo è a lavoro sul nuovo Dpcm. Le zone meno a rischio, già da metà mese, in caso di approvazione della nuova fascia di rischio, potrebbero quindi dare il via alla riapertura di palestre, piscine e centri danza.
Un ritorno graduale, scaglionato. Un primo passo decisivo già anticipato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che pochi giorni fa aveva aperto alla possibilità di un ritorno nelle palestre entro fine gennaio.