Molte volte abbiamo sentito nominare la parola stress come componente della frenetica vita contemporanea.
In realtà l’azione dello stress non è solo una componente negativa, ma anzi, fa parte di una serie di meccanismi specifici che ci hanno aiutato nel corso dei millenni a sopravvivere e prosperare. La risposta allo stress ci permette di reagire positivamente a una situazione negativa aumentando temporaneamente le capacità fisiche e psichiche per far fronte all’offesa.
Questo meccanismo è valido per tutti i mammiferi, compresi i nostri beniamini, i cani.
I livelli di stress possono essere valutati tramite l’analisi del cortisolo, un ormone prodotto dal surrene in risposta a stress psico-fisici severi.
Alcuni studi fatti sull’uomo hanno dimostrato come il contesto sociale sia in grado di influenzare i livelli di cortisolo semplicemente condividendolo. Ad esempio gli studenti presi in esame, hanno dimostrato alti livelli di cortisolo quando a contatto con un’insegnante sottoposta a periodi molto stressanti, allo stesso modo un roditore (l’arvicola delle praterie) ha evidenziato correlazione con alti livelli stressori quando in contatto con partner sottoposti a stress indotti.
Questa forma di contagio emotivo non è solo una peculiarità intraspecifica ma è stato dimostrato che può avvenire anche in contesti interspecifici e non c’è maniera migliore di analizzarlo se non tra uomo e cane, 2 specie diverse che da migliaia di anni percorrono un percorso analogo fatto di attimi in stretta condivisione di vita.
In questo studio “Long-term stress levels are synchronized in dogs and their owners” di
Ann-Sofie Sundman, Enya Van Poucke, Ann-Charlotte Svensson Holm, Åshild Faresjö, Elvar Theodorsson, Per Jensen & Lina S. V. Roth, gli autori hanno esaminato i livelli di cortisolo di 58 binomi (la parte umana era composta di sole donne), tenendo in considerazione: stagione (inverno o estate), razza, sesso e pratica sportiva di entrambi (l’allenamento genera una risposta stressoria e quindi avrebbe potuto inficiare sui risultati) i cani esaminati erano Border Collies e Shetland Sheepdogs. I risultati sono stati molto interessanti ed hanno evidenziato che laddove le concentrazioni di cortisolo nel capello umano risultavano aumentate, lo stesso avveniva nel pelo del cane.
Nella stagione estiva è stata riscontrata una correlazione tra i livelli di cortisolo nella donna, il sesso del cane e il lifestyle, ovvero i cani di sesso femminile e quelli sottoposti a pratica sportiva mostravano di subire maggiormente i livelli di cortisolo delle proprietarie. Inoltre, in inverno, gli Shetland Shepdogs hanno mostrato livelli significativamente superiori rispetto ai Border Collie.
Anche la personalità della proprietaria ha mostrato una correlazione incisiva con i livelli di cortisolo, infatti personalità nevrotiche hanno inciso negativamente, mentre personalità più equilibrate e aperte hanno dimostrato di avere un impatto positivo.
I risultati mostrano quindi che il livello dell’ormone dello stress a lungo termine è sincronizzato tra cani e umani, due specie diverse che condividono la vita di tutti i giorni. Questo non può essere spiegato né dall’attività fisica né dalla quantità di allenamento e poiché la personalità dei proprietari era significativamente correlata ai livelli di stress dei loro cani, si suppone che siano i cani a rispecchiare i livelli di stress dei loro proprietari e non viceversa.
La morale è: Stressatevi meno voi se volete stressare meno loro.