(Adnkronos) –
Inghilterra contro Stati Uniti. La vecchia Europa, che ormai ha vissuto anche la Brexit, contro il nuovo mondo. I colonizzatori contro i colonizzati, che dopo la Guerra d’indipendenza hanno iniziato la corsa che li ha portati ad essere la prima potenza mondiale, ora in comproprietà almeno con la Cina. Il soccer contro il football, fino a qualche anno fa confronto impensabile fra chi ha inventato il calcio e chi lo ha scoperto da poco, più per spirito di emulazione che per convinzione. Ai mondiali in Qatar va in scena una partita che ha mille significati che vanno oltre il calcio.
Inghilterra e Stati Uniti, inglesi contro americani, fratelli fino a un certo punto. La perfida Albione e gli yankee. Da una parte, i padroni storici del calcio, con il campionato più importante del mondo, la Premier League. Dall’altra, i ricchi americani, grandi investitori anche nel calcio europeo, con un campionato, la Major League Soccer, che stenta ancora ad attrarre campioni non a fine carriera ma che continua a crescere.
Il campo dirà quanta distanza c’è ancora. Ma il risultato conta, e molto, per tutte e due le squadre in campo. Con un precedente lontano, ma clamoroso. Inghilterra-USA 0-1, Brasile 1950. Quando si gioca, l’Inghilterra ha la reputazione di una nazionale fortissima, gli Stati Uniti quella di una nazionale con nessuna tradizione calcistica. Eppure, il campo sovverte i valori. Oggi, la storia si può ripetere oppure si può confermare il pronostico, che vede l’Inghilterra favorita. Il pareggio sarebbe comunque una mezza sconfitta per Harry Kane e compagni.