Sebbene non sia ancora cominciato, al di là di come finirà, l’imminente campionato Mondiale di calcio protagonista in Qatar può essere già definito come il ‘Mondiale degli affari’.
Una ‘rivoluzione’ che ha comportato drastiche variazioni ai vari campionati e coppe europee, penalizzando soprattutto gli abbonati televisivi e calcistici, ‘costretti’ a dover subire lo stravolgimento dei calendari, con la conseguente perdita di soldi (come può un abbonato lasciare il proprio lavoro per andare allo stadio nel corso della settimana?).
Ma a parte tutto questo, ciò che veramente ancora una volta evidenzia ‘le strade infinite percorribili grazie del Dio denaro’, è quanto sta uscendo fuori in questi giorni di vigilia.
Come ha puntualmente evidenziato Raitre attraverso ‘Report’ (dove si parla anche di calciatori e funzionari calcistici profumatamene pagati), , ha sconvolto la notizi a- fra le tante ugualmente scandalose – della presenza in Qatar di ‘tifosi a pagamento’.
Intanto, la scoperta che i supporter brasiliani ed argentini ritratti festanti nella capitale del Paese, Doha, altro non erano che ‘figuranti’ asiatici, pagati – poco – per dare idea di una grande festa, che nessuno voleva perdersi. Dal canto loro le autorità locali hanno invece spiegato che qui, soprattutto la popolazione indiana, è molto nutrita e che, essendo tifosi di Messi, in molti hanno deciso di schierarsi per l’Argentina.
Poi, come scrive oggi anche il Guardian, molti tifosi sono stati ‘convocati’ così da rappresentare, in virtù della loro presenza, il valore aggiunto al torneo che inizierà domenica prossima.
Nello specifico, spiega il Guardian, molti tifosi dell’Inghilterra e del Galles (almeno un centinaio), sono stati invitati garantendo loro il soggiorno pagato, ed i biglietti gratis, compresa la spettacolare cerimonia d’apertura. Una sorta di vero e proprio ‘contratto‘ (per altro giustamente invidiato da molti), che prevede la permanenza nle paese per almeno 14 giorni, e la garanzia di essere disponibili in presenza, anche ai vari eventi collaterali legati alla competizione sportiva.
‘Opportunità’ concesse anche ai supporter olandesi, come riporta l’emittente olandese NOS, i quali, a garanzia dei servizi loro offerti, in cambio debbono impegnarsi a promuovere con contenuti positivi il torneo (segnalando allo stesso tempo i post critici).
Tuttavia, quello che davvero lascia senza parole, è il totale ‘disinteresse’ della Ue rispetto ad un evento così importante, capace di smuovere montagne di miliardi di euro. E preoccupa anche la ‘raccomandazione’ giunta a quanti (tra tifosi, giornalisti, e calciatori stessi), ‘invitati’ tutto compreso loro raccomandato: evitare critiche al paese e, soprattutto, non improntare discussioni sul sistema di vita sociale interno dove, ancora oggi, i diritti umani e civili non brillano certo per civiltà. Insomma, i Mondiali come una sorta di vetrina, per promuovere l’immagine di un paese che cerca di incalzare il business oggi in mano a Dubai… Max