Come scritto in un altro articolo, stamane il presidente russo Putin ha ‘replicato’ alle dure sanzioni occidentali che hanno colpito il suo paese, disponendo che – a suo dire ‘con effetto immediato’ – i paesi ‘ostili’ da oggi dovranno pagare il gas russo esclusivamente con i rubli. Una ‘mossa’ che, alla Borsa di Mosca, ha subito segnato una forte rivalutazione della moneta interna.
Tuttavia, fa notare Francesco Giavazzi, economista e consigliere del governo, ”Pagare il gas russo in rubli significherebbe aggirare le sanzioni. Non c’è alcuna decisione da parte del governo ma penso che continueremo a pagarlo in euro”.
Altro tema ‘caldo, la forte dipendenza energetica dalla Russia per la quale, ha fatto commentato l’economista, “ci avviamo verso aprile e maggio, due mesi in cui il nostro Paese ha energia rinnovabile a sufficienza per portare a zero l’import del gas. Si tratta di una questione politica ma nel miglior momento dell’anno dovremmo valutarla“.
Infine, visto che domani il premier Draghi partirà per Bruxelles per affrontare il Consiglio Europeo dove, oltre che di nuove sanzioni ed altro, legato al conflitto ucraino, come annunciato, rimarca Giavazzi, “L’Italia presenterà al Consiglio europeo è previsto un tetto ai prezzi del gas”.
Max