Il ‘bello’ (per modo di dire), è che nonostante in tutto il caos che si sta scatenando, il presidente russo riesce a mantenere un atteggiamento grido e distaccato, come se quanto di orribile si sta consumando in questi ore in Ucraina, sia una sorta di ‘episodio’ a se stante, routine.
Questa almeno l’impressione che suscita quanto dichiarato da Vladimir Putin che oggi, come se non avesse altri da pensare, ha ricevuto a colloquio una comunità imprenditoriale moscovita.
“Siamo stati costretti a prendere queste misure”, avrebbe affermato il presidente russo davanti agli interdetti industriali ospitati, aggiungendo che, riguardo alle sanzioni che l’Occidente sta approntando in risposta all’invasione dell’Ucraina, “La Russia resta parte dell’economia mondiale”. E mentre parlava, la Borsa di Mosca segnava già un crollo del 33%…
Quindi, sempre rivolgendosi agli imprenditori, Putin ha affermato che ”Capiamo tutti, voi e io, il mondo in cui viviamo e siamo tutti preparati, in un modo o nell’altro, per quello che sta accadendo in termini di politiche sanzionatorie e di restrizioni“. Del resto, ha tenuto a rimarcare, ”Quello che sta accadendo è una azione forzata. Ma non ci hanno lasciato la possibilità di fare altrimenti. I rischi per la sicurezza creati erano tali che è stato impossibile rispondere con altri mezzi”.
Poco dopo, evidentemente appreso il livello di ‘distacco’ e repulsione che il mondo ha palesato nei suoi confronti, il presidente russo, attraverso il suo portavoce, Dmitry Peskov, ha dichiarato all’agenzia di stampa Interfax, che “Il Cremlino ha ammonito l’Occidente a non rompere i rapporti diplomatici con Mosca: un Paese come la Russia non può rimanere dietro una cortina di ferro”.
Ed ancora, alla domanda su come pensa di reagire la Russia alle sanzioni che arriveranno, Peskov ha replicato che ”Naturalmente potremmo avere problemi con alcuni Stati. Ma in un modo o l’altro, già avevamo problemi con questi Stati. Analizzeremo gli eventi e valuteremo ulteriori passi se sorgeranno problemi“.
A proposito di sanzioni, dal canto loro, nella dichiarazione finale diffusa dopo il vertice tenuto in videoconferenza, i leader del G7 hanno affermato che “Noi come G7 stiamo portando avanti severe e coordinate sanzioni economiche e finanziarie. Stiamo monitorando attentamente le condizioni globali del mercato del petrolio e del gas – si legge nel documento congiunto – anche nel contesto di un’ulteriore aggressione militare russa contro l’Ucraina, e siamo pronti ad agire se necessario per affrontare potenziali problemi”. Infine, i leader del G7 hanno affermato che si apprestano ad impegnarsi a sostegno di “un dialogo coerente e costruttivo ed un coordinamento tra i maggiori produttori di energia ed i consumatori per il nostro comune interesse alla stabilità delle forniture energetiche globali”.
Max