Il potente leader della Russia Vladimir Putin arriva oggi 4 Luglio 2019 Roma: una visita lampo, che prevede tutta una serie di appuntamenti all’interno di una agenda fitta di meeting, dialoghi e tavole istituzionali. Ecco cosa farà quest’oggi Putin a Roma.
In primo luogo, ci saranno gli incontri chiave con il presidente Mattarella al Quirinale. Per Putin non mancheranno gli incontri con il premier del governo Giuseppe Conte, la visita al Pontefice, Papa Francesco e, naturalmente, come era previsto, anche l’incontro con l’amico Berlusconi.
Putin quindi fa ritorno in Italia per la prima volta dal 2015. E la sua giornata sarà ricchissima di impegni. A far capire la portata dell’incontro è stato lo stesso numero uno del governo italiano, Giuseppe Conte, che ne ha parlato in questi termini. “Restituirò a Vladimir Putin la stessa calorosa ospitalità ricevuta a Mosca.”
Dal canto suo, Putin ha avuto parole di simpatia nei confronti del governo italiano. Il presidente russo ha anche lasciato intendere di essere pronto a riannodare i fili del dialogo con gli Usa. Magari, con l’Italia nel solo dell’equilibratore.
“Restituirò a Vladimir Putin la stessa calorosa ospitalità ricevuta a Mosca”: così, come detto, ne ha parlato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dichiarazioni di accoglienza calda che sono state concesse ai mezzi di comunicazione russi a poche ore dalla visita di Putin a Roma.
Il presidente russo vede oggi, oltre al premier e ai suoi due vice, e cioè il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro del lavoro Luigi DI Maio, incontrerà naturalmente il capo dello Stato Sergio Mattarella e papa Francesco, senza dimenticare di vedersi con l’amico di sempre, Silvio Berlusconi.
Aggiornamento ore 5.49
L’ultima volta di Putin in Italia è datata 2015, nei giorni complicati di un certo isolamento internazionale del governo di Mosca per via di della crisi in Ucraina e le vicende legate alla Crimea. In quei giorni a Palazzo Chigi c’era Matteo Renzi e Roma mirava ad avere un ruolo strategico negli equilibri tra le grandi potenze e le loro discordie.
Oggi ad accoglierlo c’è un governo che ne vuole rinforzare i concetti di amicizia con la massima autorità del Cremlino ma in qualche modo fare anche di più: proponendosi come un collante tra Mosca, l’Europa e i poteri di oltre Oceano.
“Lavoriamo per coinvolgere in un dialogo costruttivo tutte le parti”, ha detto Conte, chiarendo che “le sanzioni non sono un obiettivo in sé” benché “per superarle servono certi passi sia dall’Ucraina che dalla Russia” sulla crisi del Donbass.
Gli incontri di oggi avranno luogo in una Roma blindata per permettere lo svolgimento degli appuntamenti nel massimo della sicurezza e regolarità.
Aggiornamento ore 11.46
Oltre al Quirinale e a Palazzo Chigi, Putin sarà ricevuto in mattinata dal Papa in Vaticano, anche se emerge già un dato sul tema. Mosca non contraccambierà l’invito con il Vaticano, evitando dunque di ospitare il Pontefice a Mosca per un semplice motivo di opportunità: ovvero evitare tensioni con la Chiesa ortodossa.
Putin avrà col il presidente della Repubblica Mattarella per una colazione di lavoro. Ma è evidente come al centro della sua visita ci sarà il colloquio pomeridiano con il capo dell’Esecutivo Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, seguita da una conferenza stampa congiunta nel cortile d’onore.
Putin e Conte saranno inoltre alla Farnesina per prendere parte al Foro di Dialogo Italo-Russo delle società civili, che dopo sei anni si riunisce. E poi, ci sarà la cena a Villa Madama Lì, a Putin e a Conte si uniranno pure i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
E’ noto che, specie il leghista, sia da sempre un grande fan del leader russo, tanto da essere criticato da alcuni, in seno all’Ue di essere “al servizio” del Cremlino.
Il presidente russo, del resto, al Corriere della Sera aveva anche aperto alle relazioni rinnovate tra Russia e l’America di Donald Trump. Un argomento di cui il presidente della Federazione russa aveva già affrontato con il numero uno della Casa Bianca a margine al vertice del G20 in Giappone.
“Negli ultimi tempi a Washington sembra che si cominci a riflettere su un riavvio del dialogo bilaterale su un’ampia agenda strategica. Penso che il raggiungimento di intese concrete nel campo del controllo sugli armamenti contribuirebbe ad un rafforzamento della stabilita’ internazionale. La Russia ha la volontà politica per tale lavoro. Ora spetta agli Usa.”
Aggiornamento ore 15.39