(Adnkronos) – Putin malato? Per l’immunologo Mauro Minelli “la ‘rabbia da steroidi’ non è un’invenzione in quanto rientra tra gli effetti di lungo corso di terapie cortisoniche e può manifestarsi con comportamenti aggressivi progressivamente montanti fino a sfociare nell’ostilità, nella violenza verso se stessi e verso altri. Ma per supporre nel caso di Putin l’assunzione di steroidi, potrebbe non essere necessario pensare ad un tumore: basterebbe osservare bicipiti e pettorali plasticamente esibiti dal 69enne presidente russo per immaginare, magari, il ricorso a presidi steroidei pure loro capaci di avere effetti tutt’altro che irrilevanti non soltanto sulle masse muscolari”, afferma il responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, commentando con l’Adnkronos Salute quanto riportato dalla stampa inglese sullo stato di salute del leader russo, che sarebbe affetto da disturbi causati dall’uso di steroidi che avrebbero anche cambiato il suo aspetto fisico e peggiorato la sua lucidità nel prendere le decisioni.
“Ritengo che quello della ‘cattiveria’ nei pazienti complessi, pur non trovando pubblicazioni scientifiche su questo argomento, sia un tema fortemente interdisciplinare che merita la massima attenzione anche sul versante clinico – sottolinea Minelli – Certamente la rabbia o l’aggressività non sono tratti comportamentali estranei ai pazienti con cronicità severe di tipo immunologico, neurologico oppure oncologico. Si tratta però di temi che, differentemente da quel che può accadere per la depressione o per l’ansia, molto raramente vengono affrontati in medicina, per quanto siano essi stessi in grado di ostacolare gli effetti benefici della cura ed influire negativamente sul benessere del paziente”.