Come abbiamo scritto stamane, quasi a ‘sorpresa’ oggi la Russia ha ritirato parte delle ruppe dislocate a ridosso del confine ucraino, commentando che si stava così concedendo un’esercitazione programmata, a dispetto “dell’isteria degli occidentali”. Insomma, dal Cremlino hanno quasi tentato di farci credere che esercito e carri-armati erano giunti fin lì solo per alcune esercitazioni.
Affermazioni che non non hanno convinto né l’Ucraina che gli Usa, i quali continuano ad evacuare diplomatici e cittadini statunitensi dai luoghi più sensibili ad eventuali attacchi russi.
Ma nel pomeriggio, nel corso della conferenza stampa tenutasi in occasione della visita (diplomatica) del neo cancelliere tedesco Scholz a Mosca, il presidente Putin ha tenuto a rimarcare che “La Russia non vuole una guerra, per questa ragione abbiamo avanzato una proposta di un processo negoziale ma purtroppo non abbiamo avuto una risposta oggettiva e costruttiva”.
Semmai, ha corretto il capo del Cremlino, ”noi aspiriamo a metterci d’accordo con i nostri partner per via diplomatica, e da questo dipenderà evolversi della situazione, non dipende solo da noi. Noi siamo disposti a discutere delle questioni, ma sempre tenuto conto degli aspetti che sono fondati”.
Quindi il presidente russo ha poi ribadito le principali richieste della Russia:
1) No all’allargamento della Nato,
2) Il ritorno allo schieramento del blocco al 1997
3) Non dispiegamento di sistemi offensivi vicino alla Russia. Infine oltre ha affermato ancora Putin, “La Russia è disposta a continuare i colloqui su questioni missilistiche e non solo, ma qualsiasi vincolo forte sarà considerato come una minaccia”. Poi il numero uno d Mosca si è anche lasciato andare ad un sfogo affermando di aver tentato un compromesso con l’Ucraina, ma che i suoi suggerimenti ”non sono stati ascoltati’. E’ stata avanzata una proposta per un processo negoziale, ma non abbiamo ricevuto una risposta costruttiva”.
Riguardo al ruolo tenuto dal cancelliere tedesco, il numero uno di Mosca ha affermato che ’’Cerchiamo sempre di rafforzare la collaborazione’ tra Russia e Germania. Con il cancelliere tedesco ho avuto un dialogo molto utile e significativo. La Germania è un partner chiave della Russia, e durante il colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, abbiamo parlato in modo approfondito di questioni di interesse bilaterale’’.
Ed ancora, ”E’ vero per le persone della nostra generazione è difficile immaginarsi una guerra in Europa, ma noi siamo stati testimoni di una guerra scatenata dalla Nato nell’ex Jugoslavia”, ha quindi osservato Putin, ricordando anche, come i “bombardamenti in Serbia avvennero senza autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E’ un esempio negativo, è avvenuto“.
Dunque, ha infine aggiunto Putin, “La Russia, ha aggiunto, sarà ben felice di continuare a fornire gas attraverso l’Ucraina se vi sarà domanda in questo senso. Considero il gasdotto Nord Stream 2 come un progetto puramente commerciale senza risvolti politici”.
Tuttavia Putin ha anche fatto sapesse che, a capire che accetterà un allargamento della Nato fino ai suoi confini.: “Non accetteremo mai l’espansione della Nato ai nostri confini. Questa è una minaccia che percepiamo chiaramente. Le risposte dell’Alleanza alle nostre richieste finora non ci soddisfano, ma ci sono argomentazioni che possono essere avanzate”. Infine, rispetto a quanto sta accadendo a Donbass, “per noi è un genocidio“.
Stando invece a quanto riferito da Scholz, le trattative “certamente non sono concluse. Siamo pronti insieme ai nostri partner e alleati nella Ue e nella Nato e con la Russia per discutere ogni passo concreto per migliorare la sicurezza per entrambe le parti o anche meglio, per la nostra sicurezza comune. Bisogna migliorare reciprocamente la sicurezza comune di Nato e Russia. Con Putin siamo d’accordo che il dialogo con Nato e Osce sia un passo in più per il miglioramento della situazione”.
Riguardo infine al gasdotto Nord Stream 2, il cancelliere ha assicurato che “capiamo tutti cosa sia sbagliato, ed ora la chiave sono sviluppi pacifici in Europa, altrimenti, vi saranno conseguenze”.
Max