Ufficialmente, quella andata in onda ieri, poche ore prima dell’attacco, di fatto è una vera e propria dichiarazione di guerra da parte di Putin. In realtà, avrebbero informato voci interne al Cremlino, il messaggio sarebbe stato registrato 3 giorni fa, e questo andrebbe a spiegare l’ostinatezza del presidente russo, rispetto quella che lui ha invece annunciato come ‘una missione straordinaria”, volta soltanto all’eliminazione di obiettivi strategici che negano ai separatitisi la possibilità di poter scegliere per il loro futuro.
Putin: “L’operazione militare in Ucraina durerà il tempo necessario, di ripulire e liberare l’Ucraina dagli elementi nazisti”
Una ‘missione’, ha spiegato il numero uno di Mosca, volta al ‘disarmo’ del nemico, che durerà per “il tempo necessario” ma, in ogni caso, Putin si è dichiarato disponibile a sedersi intorno ad un tavolo per cercare di risolvere questa situazione, della quale non è stata però minimamente contemplata la tempistica. Dunque, ha affermato Putin, “L’operazione militare in Ucraina durerà il tempo necessario, di ripulire e liberare l’Ucraina dagli elementi nazisti. La Russia, non può essere rinchiusa dietro una cortina di ferro”.
Putin: “La missione ha obiettivi strategici e la popolazione non sarà coinvolta nelle operazioni strategiche”
Infine, concludendo il suo intervento, il presidente russo ha assicurato che la ‘missione’ ha soltanto obiettivi strategici, che verranno smantellati “senza però coinvolgere minimamente la popolazione, attraverso attacchi mirati.”
Max