Atteggiamento “ostile” verso la Russia. È laccusa che il presidente russo, Vladimir Putin, ha lanciato verso il collega americano, Barack Obama,mettendolo in guardia da ogni “tentativo di ricattare” Mosca per la “stabilita’ strategica” nel mondo. In uno dei suoi piu’ duri commenti sulle relazioni russo-americane, il leader del Cremlino ha fatto riferimento al discorso di Obama davanti all’Assemblea generale dell’Onu, in cui indicava l’ “aggressione russa” in Ucraina come una delle principali minacce mondiali, insieme all’epidemia di Ebola in Africa occidentale e ai jihadisti dell’Isis.
“Con le limitazioni introdotte contro interi settori della nostra economia, e’ difficile non considerare tale atteggiamento come ostile”, ha dichiarato Putin in un’intervista rilasciata al quotidiano serbo Politika. Il presidente ha auspicato che i partner di Mosca “comprendano la sconsideratezza dei tentativi di ricattare la Russia e tengano a mente cosa puo’ comportare la discordia tra le maggiori potenze nucleari sulla stabilita’ strategica”. Il capo del Cremlino ha poi ribadito le accuse a Washington di aver provocato la crisi ucraina per poi addossare le colpe alla Russia.
Putin si e’ poi detto anche disposto a ricucire i rapporti con gli Stati Uniti, attraverso “un dialogo costruttivo basato sul principio di uguaglianza e che tenga conto, in modo serio, degli interessi dall’altra parte”. Riferendosi poi alle sanzioni e alla crisi ucraina, ha avvertito: “I nostri partner devono capire che i tentativi di mettere sotto pressione la Russia attraverso misure illegittime e unilaterali non portano a una soluzione, ma complicano solo il dialogo”. “E’ necessario al piu’ presto iniziare un vero dialogo interno in Ucraina con la partecipazione di tutte le regioni e delle forze politiche”, ha aggiunto, facendo riferimento implicito ai separatisti filorussi dell’Est.