Intervenendo in serata nell’ambito di un programma televisivo sul canale Rossiya-1, dopo aver tenuto a rimarcare che si tratta di città che “sono sotto il nostro controllo”, il presidente Vladimir Putin ha poi annunciato che la Russia è prossima allo sminamento definitivo delle aree portuali di Berdyansk e Mariupol e che, dunque, “siamo pronti a garantire l’esportazione senza problemi di grano ucraino“.
Come ha poi spiegato nei particolari all’agenzia di stampa Interfax, il presidente russo ha aggiunto che “In quei porti stiamo finendo i lavori di sminamento, visto che le truppe ucraine avevano deposto tre strati di mine. Ma questo lavoro è quasi finito e creeremo la logistica necessaria alla ripresa delle attività marittime”.
Poi, tornando a parlare della situazione del suo paese, Putin ha accusato i Paesi occidentali, che “hanno commesso moltissimi errori”, fino a causare la crisi alimentare per la quale – ha precisato – ora stanno cercando di incolpare la Russia: “I nostri partner hanno commesso loro stessi un mucchio di errori e ora cercano qualcuno da incolpare. E, naturalmente, il candidato che meglio si presta è la Russia”.
Ed ancora, ha continuato lo Zar seguendo tutta ‘una sua versione delle cose’, quando Mosca ha annunciato “l’operazione speciale in Ucrainasia”, l’Europa che gli Stati Uniti hanno deciso di adottatore delle misure feroci, che avrebbero che hanno esacerbato la situazione di crisi nel settore alimentare e dei fertilizzanti. Quindi Putin ha tenuto a ricordare che “Per quanto riguarda i fertilizzanti di potassio, come mi ha detto il presidente bielorusso Alexander Griroryevich Lukashenko, Russia e Bielorussia hanno il 45% del mercato globale. È una quantità enorme“.
Dunque, ha poi proseguito il presidente russo nella ‘sua analisi’, “Non appena è diventato chiaro che non ci sarebbero stati i nostri fertilizzanti sul mercato mondiale, i prezzi sia dei fertilizzanti sia degli alimenti sono immediatamente saliti, poiché non ci sono fertilizzanti e non ci saranno quantità necessarie di prodotti agricoli. Una cosa innesca l’altra, ma – ha quindi tenuto a ribadire – la Russia non c’entra niente”.
Mentre da una parte il presidente sta facendo di tutto per far credere che tutto procede per il meglio, e che le sanzioni al momento poco hanno raccolto a sfavore del suo paese, per quel che riguarda ‘il campo’, dove Mosca continua a contare perdite di mezzi ed uomini importanti, come riporta oggi il quotidiano ‘Kyiv Independent, il Cremlino avrebbe ‘silurato’ l’ennesimo generale: si tratta di Alexander Dvornikov, fino ad oggi responsabile delle truppe in Ucraina, che sarà subito sostituito dal Gen. Gennady Zhidko, attualmente vice ministro della Difesa russo, ed ex comandante del distretto militare orientale.
E pensare che Dvornikov era stato appositamente scelto lo scorso aprile per la ‘campagna’ in Ucraina, dopo essersi guadagnato la fiducia dello stesso Putin, per l’inflessibilità e la caparbietà con le quali si era distinto in Siria che in Cecenia. Una ‘delusione’ per il presidente, ma una certezza per gli osservatori, che vedono così evidenziate dai fatti, le difficoltà che l’esercito di Mosca continua a trovare nella sua lenta e dolorosa ‘spedizione’.
Max