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Putin annulla l’assalto all’acciaieria di Mariupol: il motivo

“L’esercito russo avrà entro oggi pomeriggio il controllo completo dell’acciaieria Azovstal a Mariupol” ha il leader ceceno Ramzan Kadyrov. Senza però, evidentemente, aver fatto i conti con gli ordini di Putin. Secondo quanto riportato dalla Tass, l’agenzia di stampa russa, il leader del Cremlino avrebbe ordinato la fine dell’assalto all’acciaieria di Mariupol.

Il dietrofront, riportano gli organi di stampa russi, sarebbe avvenuto nel corso di un incontro tra Putin e il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu: “Questo è il caso in cui dobbiamo pensare (cioè dobbiamo sempre pensarci, ma ancora di più in questo caso) a preservare la vita dei nostri soldati e ufficiali. Non c’è bisogno di arrampicarsi in questa catacomba e strisciare sottoterra lungo queste strutture industriali”, ha detto Putin.

Il presidente russo ha inoltre parlato della conquista della città di Mariupol come di “un successo”, ordinando successivamente che sopra alla zona “non voli una mosca”. Il ministro Shoigu, nelle parole riportate dalla Tass, ha fatto invece sapere che “negli ultimi due giorni, abbiamo seguito i suoi ordini e dichiarato una tregua tra le 14 e le 16, tutte le ostilità sono cessate e sono stati aperti corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili che potevano essere presenti sul terreno di Azovstal. Nessuno è uscito da Azovstal. Altri civili, più di 100 persone, sono riusciti a partire”.

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Di
Luigi Base