Promette già duri scontri e aspre polemiche la recente elezione della senatrice Lega Stefania Pucciarelli come presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani (ruolo svolto nella precedente legislatura da Luigi Manconi). Le prime critiche arrivano dallopposizione Pd con il responsabile dei Diritti civili Sergio Lo Giudice, già componente della Commissione diritti umani del Senato: “Lelezione di Stefania Pucciarelli a presidente della Commissione diritti umani del Senato suona come una dichiarazione di guerra ai diritti. M5S e Lega affidano il compito di vigilare sulla violazione delle libertà fondamentali a chi quelle libertà vorrebbe distruggerle. Povera Italia”. Pucciarelli ha continuato Lo Giudice è stata indagata per istigazione allodio razziale per un suo “mi piace” sotto a un post che chiedeva i forni per gli immigrati. Invoca le ruspe nei campi rom. Ha invitato a a “prendere bene la mira” per uccidere i ladri in casa. È contraria al riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt e a una legge contro la tortura. Affidare a un profilo simile la presidenza di quella delicata Commissione è stato peggio che affossarla. Da oggi chi ha a cuore i diritti umani dovrà stare attento ai siluri provenienti da quella postazione”.
“Questa è la maggioranza che vota alla presidenza della Commissione per la tutela dei Diritti umani la leghista Stefania Pucciarelli che sostiene luso di ruspe nei campi rom, preferendola alla nostra candidata Emma Bonino. Tra M5S e Lega nessuna differenza”, afferma su twitter la senatrice Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama. Dalla parte opposta, invece, soddisfazione è stata espressa dai colleghi del Carroccio Massimiliano Romeo, William De Vecchis, Cesare Pianasso e Marzia Casolati: “Esprimiamo grande soddisfazione per la nomina della senatrice Stefania Pucciarelli alla presidenza della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato. Augurandole buon lavoro, siamo certi che grazie al suo spiccato senso di responsabilità e alla sua comprovata esperienza politica saprà attendere ai compiti cui è chiamata dedicandosi con imparzialità, rispetto istituzionale e grande attenzione verso una tematica trasversale e di fondamentale importanza per la convivenza civile delle moderne democrazie”. “