Il divertimento si è trasformato in tragedia, l’orrore è passato attraverso il monitor. In India un 16enne è morto dopo aver giocato per 6 ore di fila a Playerunkown’s Battlegrounds (PUBG), uno dei giochi del momento che ha attirato su di sé le attenzioni di milioni di giocatori, per lo più di giovane età.
Il gioco in questione appartiene alla categoria Battle Royale, ossia quella tipologia di videogiochi on line in cui ci si scontra con altri videogiocatori in combattimenti Pvp per la sopravvivenza. In sintesi: tutti contro tutti, l’ultimo che rimane in vita vince. Una modalità in cui riflessi, astuzia, capacità ed esperienza la fanno da padrone. PUBG è stato proprio il primo gioco del genere nel 2017 ad introdurre tale modalità ora offerta dalla maggior parte dei videogiochi in commercio.
Non tutti però sanno tenere a bada tanta tensione. Un errore può essere fatele, la concentrazione deve essere sempre alle stelle, può bastare anche una minima distrazione per perdere una partita. Una vera e propria guerra di nervi che può regalare enormi soddisfazioni in caso di vittoria. Non tutti però affrontano il gioco con uno scopo prettamente ludico, per alcuni diventa quasi un’ossessione che in alcuni casi può sfociare in tragedia. È quanto successo in India, dove un 16enne è morto dopo aver giocato per 6 ore di fila al videogioco in questione.
Difficile penare che l’esposizione prolungata al medium abbia portato al decesso, più facile asserire che il ragazzino avesse già problemi cardiaci acuiti dall’agitazione indotta dal dal videogioco. Dopo aver perso una partita a PUBG, infatti, in 16enne si è sentito male colto da un arresto cardiaco: “Furkhan ha cominciato a giocare subito dopo pranzo e ha continuato per più di 6 ore. Prima di collassare era molto agitato e ha cominciato a urlare agli altri giocatori”, ha testimoniato il padre.
Anche la sorella del giovane ha parlato della sua morte: “Mio fratello stava giocando a PUBG con alcuni suoi amici. All’improvviso ha iniziato a urlare, poi ha buttato a terra le cuffie e il telefono e ha cominiciato a piangere dicendo ‘Ayan non giocherò mai più con te. Ho perso la partita per colpa tua’”, ha concluso la sorella del 16enne.