Pronto soccorso in mare, salvate 3 tartarughe

Torneranno in mare Circe e Billa, due delle tre tartarughe spiaggiate

sulle coste del Lazio e salvate dal “pronto soccorso del mare” di Zoomarine.

L’appuntamento è a largo delle coste di Anzio per una piccola festa del mare alla presenza di

pescatori, biologi, personale della Guardia Costiera, della Stazione “Anthon Dohrn” di Napoli e

della rete regionale TartaLazio che si adoperano per soccorrere e salvare le tartarughe che

spiaggiano lungo le coste della Regione. All’iniziativa, che prevede l’imbarco alle ore 12.00 dal

Porto di Anzio, interverranno il Sindaco, Candido De Angelis ed il Presidente del Consiglio

Comunale, Massimiliano Millaci.

Un progetto che vede protagonista il Centro di recupero Tartarughe Marine di Zoomarine

Trust Onlus, la prima ed unica struttura di primo soccorso operativa dal 2015 nella Regione

Lazio.

Le tartarughe saranno rimesse in mare a bordo di due imbarcazioni, una pilotina della Guardia

costiera di Anzio e un gozzo dei pescatori di Anzio. L’idea di coinvolgere i pescatori mira a

sviluppare una maggiore sensibilizzazione sull’argomento, visto che spesso il motivo degli

spiaggiamenti sono proprio le reti da pesca. Accade, inoltre, di frequente che i pescatori siano i

primi a trovare le tartarughe in difficoltà.

Le due tartarughe, appartenenti alla specie Caretta caretta, sono state ospitate per circa 20 giorni

presso il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine.

La prima tartaruga Circe, una femmina adulta di circa 27 kg per 80 cm di lunghezza, è stata

trovata in difficoltà a largo delle coste di Terracina, in posizione capovolta e con un sospetto

principio di annegamento.

La tartaruga è stata trasportata dai volontari dell’Associazione Sea Shepherd a Zoomarine,

sottoposta a visita ed esami clinici di controllo, come il prelievo del sangue e la radiografia.

La seconda tartaruga Billa, sempre una femmina di 23 kg e la lunghezza di 69 cm, è stata trovata

in difficoltà, in galleggiamento, a largo delle coste di Ponza da alcuni diportisti. La diagnosi parla di

occlusione delle vie intestinali dovute ad ingestione di materiale plastico di vario tipo rivenuto in

mare, uno dei motivi più frequenti di sofferenza per le tartarughe.

Una terza tartaruga, sempre della specie Caretta caretta, è stata infine ritrovata vicino a

Ventotene in evidente difficoltà dato l’attorcigliamento di una cima alla pinna anteriore destra.

Trasportata a Zoomarine dai Guardiaparco della Riserva naturale ‘Riviera di Ulisse’, l’esemplare è

piccolo, con una lunghezza totale 47 cm e peso 5 Kg. Rimarrà in osservazione nel prossimo periodo

per assicurarsi che la pinna riprenda la sua funzionalità normale.

Zoomarine Italia è da sempre molto attenta nelle ricerca medico/scientifica e nella salvaguardia

degli animali marini. Il Parco ha inaugurato nel 2015 il primo ed unico Centro di Recupero

Tartarughe Marine del Lazio, un vero e proprio “pronto soccorso” per questi animali.

Zoomarine ha, inoltre, collaborato con la Direzione dell’Assessorato Ambiente della Regione Lazio

all’istituzione di una rete regionale denominata TartaLazio per il recupero, soccorso e affidamento

delle tartarughe marine. TartaLazio è una rete formata da tutti gli Enti competenti in materia di

tutela dell’ambiente marino-costiero, pronto intervento in mare e tutela igienico-sanitaria:

Capitanerie di Porto, Stazioni Navali della Guardia di Finanza, Ministero dell’Ambiente, ISPRA,

Corpo Forestale dello Stato (Comando CITES, Az. Sanitarie Locali, Istituto Zooprofilattico

Sperimentale Lazio e Toscana, Ag. Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del

Lazio, Ag. Regionale per i Parchi, le Aree Naturali Protette regionali e nazionali).

Il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine è stato realizzato secondo le Linee Guida ISPRA

89/2013 e, grazie alla sua posizione centrale, consente di accogliere esemplari provenienti da

tutto il tratto di costa laziale (327 km). Tutti i materiali utilizzati, i locali e le attrezzature

garantiscono elevati standard qualitativi. La superficie totale è di 150 mq e le vasche hanno una

volumetria che varia da 900 a 2.000 litri.

Il personale Zoomarine altamente specializzato, dal 2006 ad oggi, è intervenuto su oltre 50

spiaggiamenti di tartarughe.

“Gli spiaggiamenti sono dovuti principalmente al comportamento umano: attività di pesca poco

selettive, incidenti con imbarcazioni e inquinamento – spiega il dott. Renato Lenzi, uno dei

massimi esperti mondiali in animali marini, dal 2015 amministratore delegato di Zoomarine -.

Il fenomeno degli spiaggiamenti di tartarughe e la tutela della fauna marina sono tematiche

d’interesse globale e rientrano nella mission di Zoomarine che, attraverso la scoperta degli animali

del Parco e secondo una filosofia di edutainment, insegna ad amare e a rispettare la natura. Il

nostro Pronto Soccorso marino ricopre, quindi, un ruolo importante nella conservazione delle

tartarughe e contribuisce alla ricerca e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica

sull’importanza di tutelare la fauna marina anche mediante attività didattico-educative, mostre

tematiche e iniziative di interesse pubblico”.

Situato a Torvaianica, alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, con una

media di 600.000 visitatori l’anno e 60.000 studenti, Zoomarine si conferma come uno dei

Parchi divertimento più importanti d’Europa oltre che primo Parco acquatico italiano

all’insegna dell’intrattenimento e dell’offerta educativa.

Il Parco ospita, oltre ai delfini, dimostrazioni con leoni marini, foche, uccelli tropicali, oltre a specie

acquatiche quali pinguini, pellicani e fenicotteri, per un totale di 315 animali di 29 specie diverse.

Prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di Giardino Zoologico nel 2009,

Zoomarine collabora con 15 Università italiane e straniere in progetti rivolti al benessere e alla

tutela degli animali e alla sensibilizzazione del pubblico sul tema della salvaguardia ambientale.