“Renzi è vittima della sua arroganza. Peccato, perché c’è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze”. Non solo si toglie il ’sassolino’ dalla scarpa, ma nel corso di una conferenza stampa tenutasi stampa a Milano, a Palazzo Lombardia insieme a Roberto Maroni ed Attilio Fontana, Matteo Salvini non si fa problemi a palesare i suoi propositi: “Se verremo chiamati, siamo pronti. Non facciamo accordo partitici o politici, noi abbiamo un programma, chi condivide programma, chi ci sta bene. C’è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze”. A chi gli domanda se sia disposto a fare un passo indietro a proposito della premiership qualora si prefigurasse l’opportunità di dar vita a un governo di centrodestra, il leader leghista replica perentorio: “Ho fatto una campagna elettorale in lungo e in largo per Salvini premier, ci hanno dato 12 milioni di voti come coalizione, 5 milioni alla Lega e poi mi dicono cosa fai, ti scansi? No”. Infine, rispetto alle perplessità di Bruxelles che riteneva preoccupante un governo di centrodestra, alla domanda se c’è da aver paura oltre i confini Salvini afferma “No. Semmai gli italiani hanno temuto l’Europa negli anni passati. Noi andremo in Europa a cambiare regole che hanno impoverito italiani”.
M.