Un pessimo esempio di ‘insegnamento’ (in particolare modo ‘civico’), quello verificatosi all’interno di una scuola media del modenese dove, nonostante vi fosse stato un caso di positività all’interno della classe, per il secondo giorno consecutivo, l’insegnante si è presentata in aula con la mascherina chirurgica anziché – come previsto dal regolamento – la Ffp2. Un gesto al quale i ragazzi avrebbero reagito alzandosi dai banchi ed uscendo quindi dall’aula.
Come raconta la ‘Gazzetta di Modena’, che ha rilanciato la notizia, piuttosto che correre ai ripari, magari chiedendo in direzione il ‘giusto’ dispositivo di protezione, una volta che i ragazzi sono rientrati in classe, dopo aver firmato a loro danno una nota collettiva, l’insegnante ha pensato bene di intavolare una polemica anti vaccino. Una ‘lezione’ evidentemente sgradita ai già esacerbati studenti che, hanno chiamato i rispettivi genitori, chiedendo di andarli a prendere per lasciare così la scuola.
A quel punto, piuttosto che ‘ravvedersi’, la prof ha pensato bene di fare anche lei una telefonata… ma alla polizia! Niente di peggio: giunti nella scuola, fatti i dovuti accertamenti, gli agenti hanno finito per multare la donna per 400 euro visto che, fra le altre cose, è contravvenuta agli obblighi dettati dalle disposizioni anti-Covid: era anche sprovvista – obbligatorio per gli insegnati – del Super green pass!
Max