Era il 26 dicembre del 2000 quando Innocente Cozzolino, eroe della seconda guerra mondiale, scomparve. Le sue enormi gesta gli avevano riconosciuto una medaglia dargento per il valore dimostrato in guerra e un grande sussidio che, unito alla pensione di guerra e a quella dinvalidità, gli permettevano di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in modo agiato. Delle pensioni cumulative, dunque, che sarebbero dovute cessare proprio alla morte di Cozzolino. Secondo la procura di Roma di tutto ciò era a conoscenza il figlio, Claudio, che per questo ha scelto di non comunicare nulla allInps (Istituto nazionale previdenza sociale), continuando a intascare la pensione fino ad arrivare ad un bottino di 425 mila euro. Un tesoretto che ora rischia di farlo finire in tribunale in quanto il pubblico ministero Maria Anna Cordova ha richiesto per lui un processo con laccusa di truffa. Mentre lInps si è subito costituita parte civile lavvocato di Claudio Cozzolino, Daniele Fabi, dichiara che sono stati gli altri familiari ad intascare il denaro, mentre il figlio non ha preso un euro. Una dimenticanza che ha del paradossale ma che non è la sola a rischiare un processo. La procura, infatti, ha stilato una lista di altri dieci indagati accusati di aver taciuto della morte di un parente per continuare ad intascare le pensioni provocando un danno di un milione e 200mila euro allInps. Nella lista spiccano anche i casi di Mario Cappuccini, che ha intascato per cinque anni 176mila euro spettanti alla madre, e Valeria Martini, accusata di ritirare la pensione della madre sin dalla sua morte avvenuta nel 1999.