La Procura di Roma ha richiesto 544 anni di carcere per sessanta esponenti e affiliati del clan Gambacurta, l’organizzazione criminale di Montespaccato, quadrante Nord-Ovest della Capitale. Le accuse agli imputati sono (a seconda dei casi): estorsione, usura, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di droga. Accuse aggravate dalla contestazione del metodo mafioso. Per dieci imputati la procura ha invece chiesto l’assoluzione.
La pene più severa (30 anni di reclusione) è stata chiesta (30 anni di ca) per Franco Gambacurta, detto lo zio, che faceva affari anche con Michele ‘O Pazzo’ Senese, boss della camorra in carcere dal 2013. A seguire Massimiliano e Roberto Gambacurta, per i quali il pm Francesco Cascini ha richiesto 26 anni di carcere.
Il processo segue l’operazione Hampa dei carabinieri, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, avvenuta nel 2018, che portò all’arresto di 58 persone del clan Gambacurta e sequestrato 7 milioni di euro.
Mario Bonito