Passo indietro e dubbi intorno al voto da parte dei pentastellati relativo alla possibilità di autorizzare il processo Diciotti per Salvini. La questione apertissima della ipotesi di votare in favore o meno della possibilità di processare il vice premier leghista Matteo Salvini per quanto concerne l’ormai famigerato caso Diciotti sta sostanzialmente mandando in confusione e mettendo in imbarazzo una buona componente del movimento 5 Stelle. La delicata scelta in merito al caso della Diciotti può rappresentare una strada scivolosa per i grillini in ambo i casi: dire sì a Salvini significherebbe in parte sconfessarsi, secondo gli oppositori: ma d’altra parte al Movimento arriverebbe la critica contraria in caso di sì al processo, poiché questo avrebbe il sapore di un voto di sfiducia al partner di governo e, per estensione, al governo stesso. E’ proprio così?
Intanto, Salvini comunica che si recherà personalmente nella Giunta delle elezioni e delle immunità per proporre la propria ’difesa’ relativa alla richiesta di processo per la vicenda della nave Diciotti senza dunque inviare una semplice e ordinaria memoria difensiva. “In giunta ci vado io”, ha affermato. La prima seduta della Giunta delle elezioni e delle immunità è fissata per domani alle 11.
Nel frattempo, cosa accadrà in seno al Movimento Cinque Stelle?
Il cambio di linea repentino di Salvini ha messo in difficoltà gli alleati 5S. Ad esempio ad Agorà, su Rai3, il deputato penta stellato ed ex giornalista Sky Emilio Carelli ha dichiarato apertamente: “Dopo le ultime posizioni di Salvini, le condizioni sono cambiate: nel Movimento 5 Stelle esiste una prassi, si vota sì all’autorizzazione a procedere. Ma quella della Diciotti è stata una decisione collegiale che ha investito tutto il Governo. Credo che Conte e Di Maio dovrebbero autodenunciarsi”. Un modo per corroborare una linea di unità concettuale tra le due anime del governo e, forse, rendere impraticabile, con questa auto denuncia, la linea della ’processabilità’ di Salvini. Nel Movimento dunque secondo Carelli andrebbe riaperta la discussione. “Dobbiamo riflettere bene se votare sì o no all’autorizzazione per Salvini”, chiosa Carelli.
Due canali più ’indietro’, sempre in TV, nel comfort di ’Porta a porta’ Alessandro Di Battista, ex deputato M5S, afferma però tutt’altro. “Credo proprio che voteremo ’sì’ all’autorizzazione a procedere: poi cercheremo una soluzione tutti assieme”, ha chiosato. “A Salvini – ha detto – consiglio di rinunciare all’immunità”. “L’assunzione di responsabilità del premier – ha proseguito Di Battista – è un atto importante”.
Sulla querelle ha preso la parola anche il fondatore del movimento Beppe Grillo. “Ora si dice che Salvini deve essere denunciato – ha affermato il comico genovese durante il suo spettacolo ’Insomnia’ in corso al Teatro dal Verme di Milano – semmai il reato è di tutto il governo. Stasera dobbiamo autodenunciarci tutti perchè siamo tutti colpevoli, ma come c… fai a immaginarti un governo che si autodenuncia?”