ROMA – Le privatizzazioni stanno diventando il tema più deludente del governo di Matteo Renzi. Secondo quanto fu riportato sul DEF – Documento di Economia e Finanza, strumento attraverso cui si programma leconomia e la finanza pubblica in Italia annualmente – ci sarebbe stata una riduzione del target di questanno, portandolo dallo 0,7% ad appena lo 0,3% del PIL (4,8 miliardi), ma traballa la privatizzazione di Enav – società che gestisce il traffico aereo, controllata al 100% dal Tesoro, per cui era previsto lo sbarco in borsa non prima del 2015. Motivo? La società è ancora senza un consiglio di amministrazione e poche settimane fa lazionista ha richiesto un dividendo di qualche centinaio di milioni, perché è troppo capitalizzata per entrare nel mercato. Privatizzazione a rischio, nonostante questa società, valutata dagli analisti due miliardi, potrebbe garantire allo stato un introito sicuro e rapido di almeno un miliardo.
Per quanto riguarda invece le Ferrovie dello Stato (Fs) il ministero dellEconomia ha appena rinnovato i vertici: un dirigente interno, Michele Elia come amministratore delegato, Marcello Messori, economista della Luiss, è stato nominato presidente. I due si sono subito scontrati proprio sul tema privatizzazione: non sono daccordo su nulla e Messori ha riconsegnato le deleghe, affidandole allad Elia. Anche qui se ne parlerà per lanno prossimo.
Infine Enel, al momento si è fermi. Il ministro Padoan ha confermato la volontà del Governo di mandare in porto loperazione, sottolineando lintenzione di mettere sul mercato il 5 per cento della società per fare cassa. Nonostante ciò, ha però smentito le indiscrezioni delle ultime settimane, che hanno prodotto numerose tensioni sul titolo in Borsa. Dunque una frenata, quella del ministro dellEconomia Pier Carlo Padoan: un rinvio della vendita a quando il momento sarà favorevole, pur mantenendo il controllo della società.
Al momento è sbarcata in Piazza Affari solo Fincantieri, seguita da Rai Way lo scorso 19 novembre, mentre è stato venduto il 35% di Cdp Reti.
Come andrà a finire? Nessuno è in grado di dirlo. Di sicuro il 2014 si chiuderà senza grossi obiettivi raggiunti, almeno per quanto concerne il tema delle privatizzazioni.