Donald Trump, durante la presentazione del suo libro, non ha lesinato attacchi diretti ai suoi avversari. Oltre a Jeb Bush, già in calo nei sondaggi da giorni, è finito nel mirino del miliardario newyorkese proprio Marco Rubio accusato di spese sospette risalenti al periodo compreso fra il febbraio 2005 e il novembre 2008, quando lattuale senatore era solo un giovane membro della Casa dei rappresentanti dello Stato della Florida. A rincarare la dose ci ha pensato poi la grande favorita Hillary Clinton che ha ripreso e rilanciato le accuse a carico del candidato Repubblicano.
Rubio dovrà ora difendersi da queste accuse e ha già annunciato che pubblicherà gli estratti conto della sua carta di credito nel periodo dei fatti a lui contestati. Ma nel frattempo Trump e Carson recuperano punti nei sondaggi e si trovano ora in testa con, rispettivamente, il 24% e il 23% delle preferenze. Segue proprio Marco Rubio, leggermente in flessione, al 14%, tallonato anche da Ted Cruz, beniamino del Tea Party. Più staccati gli altri, con il governatore del New Jersey, Chris Christie, che ha scavalcato Jeb Bush, ormai in caduta libera.
Numeri che vanno presi con le molle, visti i continui stravolgimenti. Perciò bisognerà attendere la conclusione dellaffaire-Rubio per capire qualcosa in più, soprattutto proprio riguardo al senatore della Florida che prima di questo scandalo era già pronto al sorpasso nei confronti di Trump e Carson.
Dallaltra parte del fronte continua a sorridere delle disgrazie altrui Hillary Clinton, che con il suo 53% si presenterà alle prossime elezioni presidenziali come la netta favorita per la vittoria.
Umberto Preite Martinez