La corsa alle primarie Pd si fa ancor più incandescente. E ci accendono gli animi tra i due principali concorrenti alle primarie Pd: Nicola Zingaretti e Maurizio Martina. La diatriba che scalda la corsa alle primarie Pd è riferita ai numeri, agli incarichi, nei giorni in cui il partito in Calabria viene commissariato. La Commissione congresso ha tenuto un lungo tavolo ma nuovamente si è deciso di rinviare la pubblicazione dei dati parziali del voto nelle sedi. Ad ora, si parla di poco più di 300 circoli, corrispondente al 3% dei votanti. Gli altri esprimeranno il loro parere nei prossimi giorni, fino al 23 gennaio. A questo stadio della consultazione possono partecipare solo gli iscritti, mentre le primarie saranno accessibili ai semplici simpatizzanti. Ma è in ogni caso un momento cruciale perché solo per chi si arriverà nelle prime tre posizioni è consentita la tornata elettorale ai gazebo. Comunque sia i dati, nonostante la riservatezza dei dem, si diffondono senza controllo. La giornata è stata alimentata da un annuncio di Youtrend, che stabilisce, su 7.000 voti espressi in 276 circoli, Nicola Zingaretti al 46,3%, Maurizio Martina al 35,3%, Roberto Giachetti al 12,3%, Francesco Boccia al 4,7%, Maria Saladino all’0,8%, Dario Corallo allo 0,6%. Risultati che però vengono attaccati da Andrea De Maria, rappresentante della proposta Martina nella Commissione nazionale per il congresso Pd. Altre stime ufficiosi – riportati dall’Adnkronos dicono che conduce sempre Zingaretti, con il 43-44 per cento dei voti, ma con un gap meno ampio da Martina (al 40 per cento). Mentre Roberto Giachetti si posizionerebbe tra il 15 e il 16%. Maria Saladino, unica candidata donna, definisce strumentali i dati ufficiosi “studiati per creare una tendenza che destabilizzi”. Però, in tutti i dati pubblicati, resta da registrare il balzo di Giachetti, ad ora terzo classificato. Martina, poi, si è rivolto duramente verso Zingaretti chiedendo delucidazioni sul doppio ruolo segretario-presidente di Regione.