Ricevendo, come da tradizione, i candidati delle cinquine dei finalisti, il Presidente della Repubblica Mattarella, ha ospitato al Quirinale i protagonisti del nostro cinema in occasione dellassegnazione dei David di Donatello, loscar italiano del quale stasera andrà in scerna la premiazione presso gli studi De Paolis di via Tiburtina (diretta Sky). Loccasione ha anche dato modo di discutere come e cosa cambierà nella settima arte a seguito di un corposo faldone del quale si parla nel ddl riforme. Nutrito il parterre: da Paolo Sorrentino a Matteo Garrone, da Paolo Genovese a Gabriele Mainetti, da Paola Cortellesi a Sabrina Ferilli, da Valeria Golino ad Anna Foglietta, da Claudio Santamaria ad Alessandro Borghi e Luca Marinelli. Nel corso della la cerimonia Mattarella ha consegnato ai fratelli Paolo e Vittorio Taviani e a Gina Lollobrigida, tre David speciali alla carriera, assegnati dall’Accademia dei David presieduta da Gian Luigi Rondi,in occasione dei 60 anni del premio. I due fratelli registi hanno tenuto un discorso a nome del cinema italiano, con un incipit ’referendario’: “Essere qui di fronte a lei, signore presidente della repubblica, ci ricorda, e perdoni questa nota personale, quandonella primavera del ’46 seguivamo nostro padre che andava di paese in paese nel cuore della Toscano a parlare della Repubblica da conquistare”. Sul finire della cerimonia momenti di apprensione per unmalore in sala:la madre di Claudio Caligari, il regista di ’Non essere cattivo’ scomparso l’anno scorso e che ha ottenuto ben 16 candidature postume,ha avuto un mancamento, dovuto probabilmente allo stress e all’emozione. La signora, molto anziana, è stata prontamente soccorsa dal personale medico del Quirinale. Nel corso del suo intervento, il ministro Dario Franceschini oltre che a parlare dello stato di buona salute” del cinema italiano, in virtù dei “40 mln di biglietti, con il 46% del mercato al prodotto italiano” nel rpimo trimestre 2016, Franceschini ha anticipato che la nuova legge sarà una”riforma organica” da molto tempo attesa, che ha iniziato il suo iter “in un clima di disponibilità”. Il ministro ha spiegato che il ddl contiene norme che “aumentano e stabilizzano le risorse per il sostegno alla nostra cinematografia”: “il ddl si ispira al modello francese, per cui chi utilizza i contenuti cinematografici contribuirà al loro finanziamento, attraverso il Fondo Unico per il Cinema, scomparirà inoltre ladiscrezionalità del ministerosui film di interesse culturale, perché il meccanismo diventerà esclusivamente legato all’accesso alle diverse forme di tax credit, eci sarà una norma più stringente sulle quote di trasmissione di film italiani. Mi piacerebbe – ha aggiunto ancora il ministro – che le tv dedicasserouna prima serata a settimana ad un film italiano: sarebbero 52 film l’annoad essere trasmessi nell’orario di maggior ascolto”. Infine, Franceschini ha ricordato che il ddl contiene norme anche per facilitare il restauro e riapertura delle sale storiche nei centri cittadini” e per la promozione della cultura cinematografica nelle scuole. Sulla stessa onda il Presidente Mattarella: “Il mio invito – ha spiegato il capo dello Stato- è intensificare il confronto, già in corso, tra le istituzioni e i protagonisti del settore pergiungere presto a un esito positivo e concreto. Un piano di rilancio del cinema, com’è nelle ambizioni qui enunciate, del resto ha bisogno diutilizzare diverse leve: le disponibilità finanziarie, l’accesso migliore ai servizi, i meccanismi fiscali automatici, gli aiuti per le opere degli esordienti e per i film sperimentali, il recupero delle sale storiche. Le risorse pubbliche sono limitate; e vanno utilizzate sempre con rigore e trasparenza. Tuttavia, vorrei che giungesse chiaro il messaggio chei risultati artistici, culturali, economici, di diffusione del cinema italiano ci stanno a cuore, e costituisconoun bene per l’intero Paese”.
M.