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Pride 2019, la Balivo rinuncia: mi hanno discriminata

“Mi sono dovuta ritirare con grande dispiacere perché non posso rovinare una festa. Il pregiudizio e la discriminazione sono sempre sbagliati: il Pride dovrebbe abbattere le barriere, ma alcuni ne hanno alzata una attorno a me”.
Ci è rimasta molto male Caterina Balivo per le critiche feroci, che hanno seguito l’annuncio della sua conduzione all’imminente Pride milanese del 29 giugno.
Come spiega infatti al ‘Corsera’, “Quando ti invitano a una festa e la festa ti piace sei sempre molto contenta di partecipare. Se poi capisci che una buona fetta di invitati non gradisce la tua presenza, allora è bene non andarci”.

‘Per una battuta mi hanno dato dell’omofoba’

E’ capitato che nel corso di una serata tra amici, scherzando – come capita a tutti in privato – parlando di Ricky Martin la Balivo ha commentato: “sei bono pure se sei frocio”, una frase che se pronunciata in un contesto pubblico e all’interno di un discorso preciso può certo essere discriminatoria, ma estrapolata da una serata privata, a coronamento di una frase tipica e, per la verità ricorrente, come molte donne possono confermare (davanti a ragazzi bellissimi ma omosessuali), non è poi così grave.

Purtroppo però – ancora una volta – i social c’hanno messo 10 minuti a creare il caos, scatenando a sua volta ‘l’altalenante’ comunità Lgbt, e le conseguenze sono il ritiro della conduttrice dalla manifestazione.
Ma Caterina ha subito ammesso che, è vero: “Era una serata tra amici, si scherzava, così come i miei amici omosessuali scherzano quando dicono a mio marito: perché vai con le donne? Mi chiedo se conta più la facciata o la sostanza. Ma poi: il Pride serve a unire e superare le barriere. Quale è la mission? Essere inclusivi o no? È stata esclusa una persona che da anni dice che l’amore è il protagonista e non il genere – spiega ancora Caterina – Sinceramente sono molto colpita e mi interrogo un po’ sul genere umano. Valgono più testimonianze, fatti concreti, messaggi, video fatti nei miei programmi, davanti a milioni di persone, o espressioni decontestualizzate, una frase infelice?”.

Pride 2019, la solidarietà degli organizzatori

In realtà, da persone intelligenti quali sono, gli organizzatori del Pride hanno capito benissimo la situazione, invitando la conduttrice a non dar peso alle critiche ricevute. Ma lei, pur ammettendo che, “se decontestualizzata, si è trattato di una frase orribile”, non intende però essere tacciata di omofobia: un’accusa – questa sì – che la Balivo ritiene una “grave offesa”.
Dunque dopo l’ultimo incontro con gli organizzatori, la Conduttrice napoletana ha annunciato, “dopo esserci confrontati ho deciso: se molti non mi vogliono, non vado. So quale è il mio percorso e il mio pensiero: non ci sto a essere additata, non ho mai discriminato nessuno. Una parte della comunità ha discriminato me”.
Max