(Adnkronos) – Confrontate i prezzi reali e non fermarsi al prezzo dei prodotti, spesso hanno pesi diversi. Meglio abituarsi a guardare sempre i prezzi al chilo e al litro. Attenzione poi alla shrinkflation, termine che nasce dalla fusione di due parole inglesi: “shrinkage” (contrazione) e “inflation” (inflazione). E’ quanto raccomanda l’Unione nazionale consumatori che ha presentato un esposto all’Authority per alcuni prodotti, tra i quali le colombe pasquali da 750 grammi invece che da un chilo, in merito a questa tecnica di marketing nota anche come ‘sgrammatura’ che ridimensiona il peso consolidato di prodotti di largo consumo per mascherare l’aumento del prezzi.
Guardare ovunque. Alto e basso: i prodotti più stuzzicanti (beni voluttuari come dolcetti, salse, sottaceti, gastronomia) o comunque quelli più interessanti per il gestore, per i quali ha un ricarico maggiore, sono posti ad altezze che variano da 110 cm da terra (raggiungibili senza doversi abbassare) a 160 cm (ad altezza occhio), solitamente sul terzo ripiano. I beni che il supermercato non ha interesse a promuovere sono invece posti o molto in alto o molto in basso. Destra e sinistra: i prodotti che catturano maggiormente la nostra attenzione sono collocati all’inizio di ogni corsia perché li osserviamo anche mentre passiamo da un settore all’altro, o, meglio ancora, nelle esposizioni alla fine dei corridoi. Infine, occhio ai prezzi arrotondati: al supermercato il cliente non troverà mai scritto 10 euro, ma 9.99 euro, per farlo sembrare meno caro.