“’La sostenibilità è una scelta strategica’ è una frase che andiamo ripetendo sin dal 2018, anno di avvio del nostro programma ‘Coltiviamo il futuro’: da allora, l’azienda ha compiuto passi fondamentali: dopo il primo esperimento del 2018 con la Linea Rustico, riservata ad alcuni clienti partner in Italia, il percorso di distribuzione del riso da agricoltura sostenibile ha assunto nel 2019 connotazioni mainstream, ed oggi le principali varietà da risotto vendute da Riso Gallo nei principali paesi europei sono certificate in tal senso: parliamo di circa il 50% del nostro business al di fuori dell’Italia, con punte che superano l’80% delle vendite nei paesi, come Regno Unito, più attenti a questi temi. Nel 2020 la distribuzione di Arborio, Carnaroli e Blond Integrale da agricoltura sostenibile ha iniziato ad interessare anche l’Italia, con focus su insegne particolarmente sensibili sull’argomento”. Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Carlo Preve, consigliere delegato Riso Gallo s.p.a, sulle prospettive dell’azienda agroalimentare.
Secondo Preve, “il 2021 avrà come focus i principali partner della distribuzione in Italia, nostro principale mercato, e verrà ulteriormente arricchita, ampliando il proprio raggio d’azione al di là dell’agricoltura responsabile: il nostro obiettivo è quello di passare da una prospettiva di ‘riso sostenibile’ a una di ‘riso che sostiene’, capace cioè di impattare positivamente e in maniera rilevante su filiera, ecosistema locale, persone e comunità delle terre del riso”.
Da questi presupposti nasce la ‘Carta del Riso’, spiega Preve, “recentemente presentata ai partner della nostra filiera in un webinar dedicato, e che fa da memorandum per le pratiche, agricole e non solo, concordate per la filiera sostenibile Riso Gallo tra i partner della filiera. Una filiera che rappresenta l’approccio integrato e condiviso tra azienda e partner, e che nasce sin dalla misurazione degli indicatori ambientali non solo in azienda (laddove l’adozione di misure dedicate ci ha consentito di ridurre costantemente negli ultimi 4 anni i consumi energetici e le emissioni di CO2), ma fin dalla fase in campo”.
“Attraverso l’analisi del ciclo di vita del prodotto e del suo impatto ambientale (Life-Cycle Assessment), eseguita in sinergia con il Dipartimento di Scienze e politiche ambientali dell’Università di Milano, si è potuto infatti avviare una collaborazione con le aziende agricole con l’obiettivo di migliorare il processo di coltivazione del riso e minimizzarne l’impatto ambientale. Riso Gallo – per prima nel riso in Europa – ha sviluppato con Goglio, uno dei principali player in Europa nel packaging flessibile, un innovativo imballo eco-sostenibile. Il nuovo materiale è a basso impatto ambientale, come attestato dall’ente indipendente Cyclos e verrà utilizzato in sempre più confezioni in plastica “suitable to be recycled”, sia per il sottovuoto che per il confezionamento in atmosfera protettiva”, continua Preve.
E la via della sostenibilità è sempre più percorsa. “Recentemente, inoltre, abbiamo acquisito -sostiene Preve- una quota della start up italiana RiceHouse, realtà imprenditoriale che si focalizza sul tema della valorizzazione dei prodotti secondari della coltivazione del riso, e la loro commercializzazione quali nuovi materiali per la bioedilizia. Seguendo lo stesso principio, abbiamo partecipato anche all’aumento di capitale di Mogu, la pmi italiana che sviluppa prodotti pienamente circolari come elementi d’arredamento per interni, tramite il riutilizzo anche di sottoprodotti del riso. È quindi evidente come, per Riso Gallo, la sostenibilità vada oltre al prodotto”, continua.
Secondo Preve, “la capacità di rispondere puntualmente alle esigenze del consumatore, innovando e diversificando l’offerta e garantendo sempre una costante ed elevata qualità, ha permesso alla nostra realtà di confermare il suo ruolo di leader del mercato italiano del riso, con una quota del 18,7% a valore e un fatturato di oltre 120 milioni di euro nel 2020. La continua crescita di Riso Gallo è una conferma di questa capacità di rimanere all’avanguardia nel panorama dell’industria alimentare Made in Italy: rispetto all’anno precedente, abbiamo registrato una crescita a doppia cifra”.
Nonostante dopo la pandemia il consumatore non sia più lo stesso. “Nel corso del 2020 e durante i primi mesi del 2021, abbiamo registrato -spiega Preve- importanti cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, che hanno dovuto adattarsi alla nuova normalità a seguito della pandemia. La principale evidenza è rappresentata da un ritorno all’interno delle mura domestiche dei consumi legati maggiormente alla ‘gratificazione personale’ e prima destinati principalmente al consumo fuori casa”.
“Da questo punto di vista il compito delle marche -sostiene Preve- è quello di assicurare standard di qualità e sicurezza alimentare in grado di rassicurare il consumatore. Inoltre in un periodo di forte stress come quello che abbiamo attraversato, il consumatore cerca prodotti che possano contribuire non solo al proprio benessere, ma anche a quello del pianeta e della propria comunità. Ecco dunque spiegata la preferenza crescente verso prodotti con imballaggi riciclabili e di origine sostenibile, verso i quali abbiamo orientato il nostro impegno in ricerca&sviluppo. Un’ ulteriore compontente rilevante è quella legata al “servizio”, che Riso Gallo interpreta con la linea Bontà Pronta, nel segmenti dei risi in busta, laddove confermiamo la nostra leadership con quote di mercato prossime al 50%”, aggiunge ancora Preve.
E i progetti per il futuro sono sempre più importanti. “L’interesse alla sostenibilità è sempre più alto. Stiamo programmando un piano di investimenti di 12 milioni di euro in 4 anni in ambito sostenibilità, efficienza e nuovi mercati. Per questo motivo, nel 2021 abbiamo in previsione di allargare il programma ‘Coltiviamo il Futuro’ all’Italia: lavoriamo per mettere a disposizione, entro il 2021/22, presso i principali clienti declinazioni premium delle principali varietà consumate nel Paese, impreziosite da caratteristiche legate all’ambito della sostenibilità a 360°. Ai fini di questa strategia, saranno le varietà carnaroli e arborio della linea Riserva ad essere disponibili, nei prossimi mesi, nei punti vendita delle principali catene della Gdo italiana”, conclude.