Altri 30 giorni per esaminare il caso relativo al presunto stupro di Neymar: è questa la richiesta della polizia brasiliana che vuole indagare a fondo sulla denuncia avanzata dalla modella Najila Trindale, che lo scorso 31 maggio ha affermato di essere stata violentata dalla stella del PSG.
Un’accusa che ha scossa il mondo del calcio e lo stesso Neymar, che ha sempre negato con forza le accuse anche con un lungo video postato sul suo profilo Instagram in cui ha reso pubbliche le conversazioni avute con la donna.
A complicare la situazione nelle scorse settimane è spuntato fuori anche un video ripreso dalle telecamere di un hotel, in cui si vede la coppia sdraiata sul letto per poi alzarsi improvvisamente con veemenza con il calciatore brasiliano immortalato mentre respinge con forza la modella.
Era attesa per oggi la pronuncia dei risultati delle indagini avviate ormai un mese fa, quando Najila Trindale ha denunciato il presunto stupro di Neytam consumato in un hotel di Parigi: “Volevo vederlo, le mie intenzioni erano chiare e lui le aveva capite – ha raccontato la modella ad una tv brasiliana – Una sera mi scrive che stava per andare a una festa ma che prima avrebbe voluto salutarmi e darmi un bacio”.
Continua il racconto di Najila Trindale: “Quando sono arrivata in camera, è diventato improvvisamente violento, tutta un’altra persona rispetto a quella che sembrava dai messaggi che mi scriveva”Quando gli ho chiesto se avesse il preservativo e lui ha mi risposto di no, gli ho detto che allora non sarebbe successo nulla. Lui, senza dire nulla, mi ha girata e ha fatto quello che voleva fare facendomi male, con forza. Io mi sono ritratta appena ho potuto, è successo tutto in pochi secondi”.
Una versione non confermata sulla quale stanno lavorando da giorni gli inquirenti, che per fare maggiore chiarezza sull’accaduto hanno richiesto una proroga di 30 giorni per indagare più a fondo. Nel frattempo Neymar è fermo per un infortunio e non sta disputando la Copa America con il suo Brasile.