Non lascia possibilità di fraintendimenti lultima rilevazione dellIstat relativa allasfissiante pressione fiscale che affligge il Paese: nel primo trimestre 2017 ha infatti segnato un inquietante 38,9%, pari un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016. Illustrando che rispetto al trimestre precedente il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell1,5% (mentre i consumi sono cresciuti dell1,3%), lIstituto di Ricerca ha evidenziato che nel primo trimestre dellanno corrente, il potere dacquisto delle famiglie è cresciuto dello 0,8%. Una situazione che ha acuito il senso al risparmio delle famiglie consumatrici, pari all8,5%, che tradotto in cifre significa un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Ma la pressione si traduce anche in altri contesti e, nel primo trimestre dell’anno, spiega ancora lIstat, in rapporto al Pil, l’indebitamento – netto – delle Amministrazioni pubbliche è stato pari al 4,3%, risultando inferiore di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2016 (4,9%). Per quanto riguarda poi le uscite totali, sempre nel primo trimestre 2017, rispetto al corrispondente trimestre del 2016 sono aumentate dello 0,8%. Lincidenza sul Pil, in termini tendenziali, è diminuita di 0,3 punti percentuali, scendendo al 47,3%. Nel primo trimestre 2017 lincidenza sul Pil delle uscite totali al netto degli interessi è stata pari al 43,6%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2016. Di contro, nello stesso periodo (per un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016), le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali del 2,0%, e la loro incidenza sul Pil è stata del 43%.
M.