La Commissione elettorale della Fifa ha da poco reso noti i nomi dei candidati idonei per le prossime elezioni presidenziali. Tra i papabili non figura Michelle Platini, il quale ha visto congelata la sua candidatura per via della sospensione in atto operata dalla Commissione Etica. Presente invece il numero due Uefa, Gianni Infantino. Idoneo anche Salman bin Ibrahim, nonostante le pesanti accuse di violazione dei diritti etici e umani intercorse negli ultimi mesi.
Come da procedura regolamentare la Federazione Internazionale del calcio ha esaminato accuratamente le varie candidatura e la loro idoneità, partorendo alla fine cinque nomi: il principe Ali bin Al-Hussein di Giordania, il francese Jerome Champagne, il segretario generale Uefa Gianni Infantino, lo sceicco Salman bin Ibrahim Al Khalifa e il sudafricano Tokyo Sexwale.
Scorrendo questi nomi si capisce come i ruoli dirigenziali del calcio siano diventati ormai di interesse mondiale e non più solo quasi esclusivamente europeo. Salta allocchio infatti il nome del Salman Bin Ibrahim, presidente della AFC (confederazione asiatica) e soprattutto membro attivo della famiglia reale degli Al-Khalifa. Questultimo, oltre ad risultare il favorito per lelezione finale, ha visto a rischio la sua candidatura per via delle repressioni attuate nel suo paese nel 2011 in seguito alla scesa in piazza della popolazione in reclamo dei diritti e della giustizia. Nelloccasione il principe sembra che abbia avuto il ruolo attivo di repressore, anche nei confronti di appartenenti del calcio locale. Il tutto però si è risolto in nulla di fatto.
Congelata come detto la candidatura di Michelle Platini, a causa del pagamento da 2 milioni di Franchi svizzero effettuato dalla Fifa in suo favore. Il Comitato Etico ha giudicato il tutto poco chiaro e per questo ha sospeso lex stella della Juventus per 90 giorni. Tuttavia la Fifa ha lasciato aperto uno spiraglio per la sua candidatura nel caso in cui dovesse vincere il ricorso in appello contro la sospensione. Si può comunque dire che il presidente Uefa si sia già candidato indirettamente alla presidenza FIFA, attraverso la proposizione del suo vice, Gianni Infantino.
Insomma, delle presidenziali che fanno già discutere, ancor prima di mostrare chi sarà lerede dellimmortale Blatter. Visti i candidati però, i loro precedenti e le loro situazioni nei confronti del valore più importante da avere quando si ricoprono certi ruoli, ovvero quello etico, il mondo del calcio non si prepara certo ad avere un futuro roseo dal punto di vista della trasparenza e della legalità.