Il Presidente Mattarella ha dichiarato: i conflitti rischiano di colpite tutti in maniera inaccettabile. È una deriva che va fermata: per ogni accordo deve esserci coerenza e armonia.
In questi termini si è espresso il Presidente della Repubblica Matterella nel corso della sua ferma presa di posizioni contro le individualità politiche e le lotte di parte.
“I Conflitti che rischiano, in considerazione della marcata e irreversibile interdipendenza fra paesi e continenti, di colpire tutti in maniera inaccettabile. È una deriva che va fermata: per ogni accordo sul controllo degli armamenti, specie se nucleari, che viene messo in discussione, occorre dare vita a un nuovo trattato, aggiornato sul terreno degli intervenuti mutamenti strategici e tecnologici” ha detto il Presidente Mattarella.
“Talvolta si odono critiche rivolte allinefficacia delle regole dellordine multilaterale. Queste possono essere utilmente aggiornate o sostituite ma non rimosse: lappartenenza alla comunità internazionale non può essere parziale o a intermittenza”. Secondo il Presidente Mattarella.
“La memoria – ha ricordato il Presidente – ci soccorre e ci esorta a evitare gli errori del passato. Un passato di responsabilità, in cui spiccano vergogne come la tragica adozione in italia delle leggi razziali. Un futuro di pace e di prosperità – ed è la lezione della memoria – può nascere soltanto dalla convinta consapevolezza che il dialogo e non il conflitto rappresenta lo strumento per affermare valori, principi, interessi di ciascuna comunità nel contesto della più vasta comunità dei popoli”.
“Le sfide di oggi sono diverse rispetto a quelle di ieri, ma i loro effetti, pervasivi e dirompenti, si misurano ormai su una scala autenticamente globale. Essi non potranno essere gestiti se non a partire da quel sistema e da quel metodo – basato sul dialogo, sul confronto e sulla ricerca del compromesso – che abbiamo sviluppato a partire dal secondo Dopoguerra e che risponde a esigenze non sopite della vita delle relazioni internazionali”.
Mattarella ha ricordato il giornalista italiano ucciso nellattentato di Strasburgo. “Non si può efficacemente combattere la subdola pervasività del crimine transnazionale o del terrorismo ha detto . senza una fitta rete di contrasto che veda uniti i paesi di tutti i continenti. Questo grave pericolo continua a manifestarsi, da ultimo con luccisione a Strasburgo di cinque persone e, tra esse, anche del nostro giovane connazionale Antonio Megalizzi”.