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Presidente della Repubblica 2022: i senatori a vita ‘danno il via’, ma in attesa di ‘precisi accordi’ prevarrà la scheda bianca

Accompagnato sulla sede a rotelle, è stato Umberto Bossi il primo ad aprire ufficialmente la seduta comune alla Camera, dove in queste ore si sta vota per il nuovo Presidente della Repubblica, che dovrà succedere a Sergio Mattarella. A seguire, subito dopo, è toccato al parlamentare M5S Leonardo Penna, seguendo poi una precisa lista di parlamentari (per lo più senatori a vita) i quali, per giustificati motivi di salute, hanno chiesto di votare per primi. Infatti a seguire, è stata poi la volta di Elena Cattaneo, Mario Monti, Liliana Segre e Renzo Piano. Assenti, invece, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano.

Elezione Presidente della Repubblica: per il ‘primo round’ l’indicazione generale è di favorire la scheda bianca

Mentre tuttora proseguono serrate le ‘trattative’, con Draghi che – dopo aver visto Salvini – sarebbe prossimo ad incontrare tutti gli altri leader della maggioranza e non, intanto diversamente da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia ed Italia Viva, nel centrosinistra per questa prima votazione, si preannuncia  una maggioranza di schede bianche.

Lega – Per quel che riguarda i 212 grandi elettori e delegati della Lega, la ‘chat’ suggerisce per il primo scrutinio di lasciare la scheda bianca.

Forza Italia – Stessa modalità – scheda bianca – anche per gli Azzurri, come sarebbe stato richiesto da Antonio Tajani nel corso dell’incontro tenuto dai grandi elettori.

Fratelli d’Italia – E’ stato Fabio Rampelli a confermare che i delegati della Meloni voteranno “scheda bianca alla prima votazione”.

Centrosinistra – Scheda bianca per questa prima votazione, che non sarà solo ad appannaggio della coalizione di destra ma, come stabilito dalle delegazioni di Pd, M5S e Leu alla riunione con i leader alla Camera, ma anche frutto della ‘strategia’ del centrosinistra.

Movimento 5 Stelle – Come ha affermato Giuseppe Conte, via tweet: ”Sul Quirinale siamo chiamati a una grande responsabilità, ma non possiamo trascurare che ci sono cittadini, famiglie e imprese che hanno urgenze impellenti: l’azione del Governo non si può fermare. Siamo ancora in piena emergenza sanitaria, economica. C’è ancora molto da fare”. Dunque qui convivono due differenti ‘visioni: quella paventata dall’ex premier, che vorrebbe Draghi ancora a Palazzo Chigi mentre, un’altra larga fetta di parlamentari interni al Movimento, è invece disposta ad esprimersi affinché Draghi salga sul Colle.

Azione e Più Europa – Molto più precisi i grandi elettori di Azione e Più Europa, con Calenda che uscendo dall’ultima  riunione ha affermato: “Abbiamo deciso insieme, Azione e Più Europa con i grandi elettori, di non andare scheda bianca ma di votare Marta Cartabia”.

Max

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Max Tamanti