“Il Green pass per entrare in bar e ristoranti al chiuso non sarebbe male”. Così all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano. Certo, qualche dubbio sul controllo affidato ai singoli Pregliasco ce l’ha: “Difficile che il barista o il ristoratore che conosci te lo chieda per farti entrare – osserva – Più facile in altre situazioni come i matrimoni, dove è già così. Insomma, bisogna modularlo rispetto alle situazioni di maggior rischio”.
Il tema è d’attualità dopo le misure annunciate dalla Francia: il green pass servirà per usufruire di una serie di servizi e per accedere a luoghi ed esercizi commerciali. “Il Green pass alla francese va fatto anche da noi, ma non è da attuare istantaneamente: bisogna dare la possibilità e il tempo di completare le vaccinazioni a chi non le ha completate. Quindi non da domani mattina, ma bisogna immaginare che questo possa avvenire rapidamente proprio per rendere realistico e utile il Green pass che non è solo una dichiarazione di intenti, sennò a cosa serve?”, afferma.
“E’ un buon modo – sottolinea il virologo – per arrivare a un convincimento forzoso nei confronti di chi ancora esita a vaccinarsi”.