“Il virus può ancora circolare, ci sono ancora 50 milioni di persone che il virus può colpire. E lo vediamo con le varianti che possono colpire anche i soggetti più giovani. L’unica opzione è la vaccinazione da fare in più fretta possibile per tenere a bada le varianti”. Lo ha detto a Sky Tg24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, ospite di ‘Buongiorno’. In Italia, ha rilevato il virologo, “stiamo abbassando la curva dei contagi, c’è una riduzione della pressione sul servizio sanitario in tutte le regioni, purtroppo è ancora troppo alto il numero dei decessi. Ma abbiamo imparato dalle altre due ondate che il primo parametro che migliora è quello dei contagi e poi a seguire gli aspetti più tristi conseguenti alla malattia”.
Il vaccino può accelerare l’uscita dal tunnel: “E’ importante sottolineare che tutti vaccini disponibili sono sostanzialmente comparabili nell’efficacia -ha sottolineato Pregliasco-. Gli eventi avversi vanno evidenziati, come in ogni approccio terapeutico e farmacologico, ma le trombosi di cui si parla restanti eventi rarissimi”. “Si perde in alcuni casi il vero rapporto fra il pericolo della malattia e il pericolo di un vaccino, e spesso si sbaglia pensando che sia meglio non vaccinarsi”, ha rimarcato il virologo.
“I vaccini evitano la malattia, soprattutto quella grave, ma studi ad hoc dimostrano che i vaccini hanno anche la capacità possibilità di sterilizzare la persona che si vaccina e impedire in gran parte di contagiare gli altri. E’ un elemento importante che ci aspettavamo, mancava l’oggettività del dato scientifico che si sta acquisendo grazie agli studi e all’applicazione su grande scala di queste vaccinazioni”.