“Voi ci accusate di fare solo del ‘bla bla bla’, che, a volte, è semplicemente un modo per nasconderci dietro la nostra incapacità di realizzare programmi e implementare una serie di azioni, ma, in una certa misura, quando si parla di cambiamenti che sono veramente una trasformazione, è di fatto molto utile convincere tutti che c’è bisogno di azioni, che i limiti al riscaldamento non sono solo slogan ma numeri frutto di studi scientifici. I cittadini devono essere convinti di questo”.
E’ stato un intervento molto diretto e semplice quello che a Milano, il premier Draghi, ha tenuto davanti ai giovani della Youth4climate, nell’ambito del Pre Cop26,
Draghi: “Dobbiamo agire adesso. Sono convinto che abbiamo tanto da imparare dalle vostre idee”
“Dobbiamo agire adesso. Sono convinto che abbiamo tanto da imparare dalle vostre idee, i vostri suggerimenti e la vostra leadership. La vostra mobilitazione è stata di grande impatto, e potete starne certi: vi stiamo ascoltando“. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo a Milano alla rivolto.
Draghi: “Ho la sensazione che tutti i leader mondiali siano impegnati per raggiungere gli obiettivi sul clima”
Il passaggio di parte dell’intervento del capo del governo, ha chiamato in causa la stessa Greta Thunberg la quale, martedì – anch’essa a Milano – aveva pronunciato quel polemico “bla bla bla” per denunciare la posizione dei leader politici rispetto ai cambiamenti climatici, dei quali parlano tanto per poi combinare invece ben poco. Dunque, ha proseguito presidente del Consiglio, ”Forse sono troppo ottimista, ma ho la sensazione che i leader sono tutti assolutamente convinti del bisogno di agire e di agire velocemente. Ho la sensazione che tutti i leader mondiali siano impegnati per raggiungere gli obiettivi sul clima. Questo non è sufficiente, perché ci devono essere dei programmi, degli obiettivi chiari e delle azioni, senza mai dimenticare i più deboli e i più poveri“.
Draghi: “La vostra generazione ha ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento”
Quindi, rivolgendosi direttamente ai rappresentati mondiali della ‘Youth4climate’, Draghi ha affermato: ”Questa generazione, la vostra generazione, è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Sapete fin troppo bene quali sono le conseguenze drammatiche delle disuguaglianze globali in termini di povertà, malnutrizione, accesso a servizi sanitari. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento”, e per questo ha tenuto a ringraziarli pubblicamente, rimarcando l’impegno di “tutti i giovani che negli ultimi mesi hanno lavorato con così tanto impegno, soprattutto nel corso di questi tre giorni. Rappresentate la generazione di giovani più grande nella storia. Circa 3 miliardi di persone con meno di 25 anni, la maggior parte delle quale vengono da Paesi a basso e medio reddito“.
Draghi: “Come Presidenza del G20 e Co-Presidenza della CpoP26, stiamo spingendo i Paesi a rispettare i propri impegni climatici”
Riguardo al ruolo specifico dell’Italia poi, ”Come Presidenza del G20 e Co-Presidenza della CpoP26, stiamo spingendo i Paesi a rispettare i propri impegni climatici e, in certi casi, che siano pronti a prenderne di più audaci. Se vogliamo avere successo, tutti i Paesi devono fare la loro parte, a partire da quelli del G20”. Oggi, ha proseguito il premier, “I Paesi del G20 generano oltre l’80% del PIL a livello mondiale e oltre il 75% delle emissioni. Tutti i principali attori ed emettitori ne fanno parte”.
Draghi: “Dobbiamo rispettare il nostro impegno di donare 100 miliardi di dollari per sostenere i Paesi in via di sviluppo”
Ed ancora: come G20 “Vogliamo prendere un impegno per quanto riguarda l’obiettivo di contenere la temperatura al di sotto di 1,5 gradi. E vogliamo sviluppare strategie di lungo periodo che siano coerenti con questo obiettivo. Dobbiamo rispettare il nostro impegno di donare 100 miliardi di dollari per sostenere i Paesi in via di sviluppo. I Paesi a basso e medio reddito sono spesso più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici“.
Draghi: “La pandemia ed i cambiamenti climatici hanno contribuito a spingere 100 milioni di persone in povertà estrema”
D’altronde, ha aggiunto il presidente del Consiglio, ”E’ inevitabile che le emissioni in una parte del mondo abbiano un impatto sul resto della Terra. Aiutare questi Paesi con le loro transizioni risulta dunque essere sia un imperativo morale, sia un bisogno urgente. La pandemia e i cambiamenti climatici hanno contribuito a spingere quasi 100 milioni persone in povertà estrema, portando il totale a 730 milioni. La crisi climatica, la crisi sanitaria e quella alimentare sono strettamente correlate. Per affrontare tutte queste crisi, dobbiamo agire più velocemente, molto più velocemente, e con più efficacia”.
Draghi: “Non stiamo riuscendo a contenere il riscaldamento globale, la transizione ecologica è una necessità”
Purtroppo ha avvertito il premier, “L’attuale andamento ci dice che non stiamo riuscendo a mantenere la nostra promessa di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi” quindi, ha rimarcato, “la transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. Abbiamo solo due possibilità. O affrontiamo adesso i costi di questa transizione. O agiamo dopo, il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico. La ripresa post-pandemia ci dà l’occasione di portare avanti le nostre ambizioni in materia di clima, e di farlo in modo equo. Lo Stato deve essere pronto ad aiutare le famiglie e le imprese a sostenere i costi a breve termine di questa transizione”.
Draghi: “Lo sviluppo sostenibile diverrà una materia scolastica, ed erogheremo fondi per la transizione ecologica. Ma non basta”
Infine, l’ex presidente della Bce ha tenuto a ricordare che proprio lo scorso giugno, i ministri dell’Istruzione del G20 hanno aderito affinché nei programmi didattici venga inserite materie come lo sviluppo sostenibile e, un mese dopo, i ministri di Energia e Clima si sono assunti l’onere di deviare dai piani di ripresa risorse alla transizione ecologica. “Tuttavia – riconosce Draghi – siamo consapevoli che dobbiamo fare di più, molto di più. Questo sarà l’obiettivo del Vertice a Roma che si terrà alla fine di ottobre“.
Max
