POTENTISSIMA MA ANCHE PRECISA: ‘LA MADRE DI TUTTE LE BOMBE’ SGANCIATA IERI DAGLI USA IN AFGHANISTAN HA UCCISO OLTRE 30 MILITANTI DEL SEDICENTE STATO ISLAMICO

    gli-usa-sganciano-la-super-bombaobiettivo-i-tunnel-dellisis-in-afghanis_ae7f24fe-206e-11e7-8c8c-a2d1e556e01b_998_397_big_story_detail.jpg (998×397)

    Non solo ha terrorizzato tutti per la sua immane potenza, ma la ‘superbomba’ sganciata dagli Stati Uniti nella provincia orientale di Nangarhar (in Afghanistan)ha ucciso almeno 36 combattenti dell’Is. Il lancio dellaGBU-43, Massive Ordnance Air Blast Bomb (MOAB), ribattezzata come ‘la madre di tutte le bombe’, hanno spiegato via twitter dal Palazzo presidenziale di Kabul, “è stato un atto ’in sostegno dell’impegno delle forze nazionali afghane e delle forze americane che stanno conducendo operazioni nella regione contro il sedicente Stato Islamico”. Cosa fondamentale, è che non sono state registrate vittime civili, ha tenuto a sottolineare il portavoce dell’esercito afghano, Jawed Saleem, anche perché i pochi residenti nella zona erano stati fatti evacuare dalle forze della sicurezza prima del bombardamento. Come ha infatti riferito il Chief Executive Officer del governo afghano, Abdullah Abdullah, ’’molte famiglie avevano già abbandonato la zona da tempo a causa delle brutalità compiute dall’Is. Il governo ha inoltre posto una grande attenzione per evitare di colpire i civili’’. L’ordigno da record è stato sganciato sul villaggio di Mohmand Dara nel distretto di Chin, in una zona compresa tra due montagne dovel’Is aveva scavato tunnel e creato nascondigli. Al momento del raid, nella zona colpita erano presenti tra i 40 e i 70 jihadisti dell’Is.

    M.