(Adnkronos) – Dal 1° luglio il pos è diventato obbligatorio, ma come funzionano i controlli? La legge prevede che le verifiche possano scattare solamente dopo la segnalazione da parte del cliente. Cioè solo dopo la denuncia alle autorità per il mancato pagamento con carta o bancomat ci saranno i controlli e, quindi, la sanzione.
Sebbene il pos sia obbligatorio dal 2014, solamente dallo scorso 30 giugno, con l’entrata in vigore delle sanzioni, i commercianti e i professionisti si sono adeguati. L’obbligo, infatti, si applica sia ai commercianti che vendono prodotti che ai lavoratori autonomi che offrono servizi. Ecco come denunciare chi non fa pagare col bancomat.
Il decreto prevede, come spiega Money.it, che i controlli vengano fatti dalla polizia giudiziaria e dagli organi addetti al controllo, cioè Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Ma per far sì che si possa applicare la sanzione spetta al cliente l’onere di denunciare il commerciante o il professionista che non ha accettato un pagamento con carta o bancomat.
Ci sono due modi per denunciare: chiamando la Guardia di Finanza, chi chiama può procedere alla verbalizzazione immediata aspettando sul posto oppure può dare le informazioni al telefono (in questo modo la denuncia può essere fatta in modo anonimo); in alternativa si può denunciare con un modulo scaricabile dal sito che poi va consegnato alla centrale operativa più vicina. Anche con il modello cartaceo bisogna indicare le proprie generalità, ma chi non volesse identificarsi può evitare di scrivere il proprio nome e cognome e consegnare comunque il documento agli sportelli. Consapevole, però, che le segnalazioni anonime non vengono prese in carico di solito.