Le premesse erano note già dallo scorso ottobre, quando i suoi legali francesi e belgi, Frank Berton e Sven Mary, avevano pubblicamente rinunciato a difenderlo in quanto convinti cheSalah Abdeslam “non parlerà”. Del resto, dal momento del suo trasferimento dal Belgio alla Francia, avvenuto lo scorso 27 aprile, il sospetto chiave degli attacchi di Parigi e Saint-Denis che hanno provocato 130 morti, è rimasto in silenzio. Ed oggi uno il protagonista principale delle efferate stragi parigine del 13 novembre 2015 ( imputando alla sorveglianza continua della sua cella la causa principale del suo silenzio), non si è smentito. Come hanno riferito oggi i principali media francesi, prelevato di buon mattino dalla cella del carcere di massima sicurezza di Fléury-Merogis, lo jihadista si è rifiutato nuovamente di rispondere alle domande dei giudici dell’antiterrorismo.
M.