Ponte Morandi, è scontro fra Movimento 5Stelle e Toti

È uno scontro tra i ministri del M5 e il commissario Giovanni Toti. “Autostrade avrà un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni, non faccio ricostruire il ponte da chi lo ha fatto crollare, e per quanto ci riguarda, deve essere una compagnia statale come Fincantieri a farlo“, dice Di Maio. Annunciando un decreto su Genova, su Twitter il ministro delle Infrastrutture Toninelli rilancia: “Il presidente Toti è preoccupato di portare a casa gli sfollati per recuperare i loro averi e dare loro un nuovo alloggio, il denaro, come compito, ma non ricostruirà il ponte che è crollato “.
“Più che brutte sorprese per Autostrade, dare buone notizie ai genovesi, penso che farebbe meglio il suo lavoro”, risponde Frost Toti.

Nel frattempo, le dimissioni dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione di ispezione del Ministero dei Trasporti sul crollo del ponte Morandi sono state formalizzate dopo che il suo nome è finito nell’elenco degli indagati della Procura di Genova per omicidio colposo, disastro colposo e strada omicidio quelle due consulenze da lui firmate negli ultimi anni per Autostrade.

E il ministro Toninelli che lo aveva personalmente nominato e che nelle scorse settimane non aveva riconosciuto un conflitto di interessi del professionista confermando la sua nomina in commissione, ora accetta le dimissioni, grazie e precisa: “Solo dal 23 marzo Santoro è a capo della Divisione 1 (supervisione tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) della Direzione Generale per la supervisione delle concessioni autostradali, e in quella divisione non aveva alcuna responsabilità per il progetto di manutenzione straordinaria presentato da Autostrade per il Ponte Morandi “.
Il Ministero risponde anche alle osservazioni sulla consulenza svolta da Santoro per la società e sottolinea che “le prove dei lavori in concessione sono regolarmente eseguite dalle strutture del concedente a spese del concessionario”. Si conferma che le nomine dell’ingegnere Santoro sono state debitamente autorizzate dall’amministrazione nel momento in cui Santoro è stato assunto dal Consiglio dei lavori pubblici “.

E ora le sue dimissioni scatenano nuove polemiche. E ’Forza Italia a chiedere ora che Toninelli se ne vada. “Le dimissioni spontanee dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione sul ponte Morandi confermano l’assoluta urgenza di rimuovere il Ministro Toninelli dalla sua posizione – afferma il portavoce dei gruppi parlamentari Giorgio Mulè – Ancora una volta il ministro si è dimostrato incapace di decidere cosa fosse ovvio e ripetuto stamattina da Forza Italia: rimuovi Santoro perché indagato per fatti di Genova “.

“Ripetiamo un copione già visto in passato e denunciato da Forza Italia quando il ministro non ha rimosso altri membri della commissione in un chiaro conflitto di interessi – continua Mulè – Il tremendo Toninelli continua a fingere di non essere il capo di un ministero i cui massimi esperti sono indagati dalla Procura della Repubblica di Genova per omicidio e altri reati molto gravi. E allora, Ministro Toninelli, vuole assumersi la responsabilità e smettere di nascondere la sua testa come uno struzzo e fuggire come un coniglio di fronte alle sue responsabilità ? ”

Nel frattempo, Toninelli annuncia che il decreto per Genova è imminente. “Il governo farà un decreto nel quale ci saranno misure molto importanti per Genova e l’autostrade genovese” pagherà fino all’ultimo centesimo e non ne costruirà una per un ponte che è crollato a causa di non conformità. “Le parole condivise dal vice Primo Ministro Di Maio a Bari confermano la revoca delle concessioni e annuncia” un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni per Autostrade: il ponte deve ricostruire un’azienda pubblica come Fincantieri, non la ricostruisco a chi la fa crollo”.
Da Toninelli arriva l’annuncio di una mappatura delle criticità esistenti nelle infrastrutture di tutta Italia. “Stiamo creando una task force di tecnici in grado di valutare i rischi e intervenire laddove necessario, penso per esempio dello stato in cui si trovano gli A24 e gli A25, ai quali intervenire. Abbiamo anche finanziato con 35 milioni di euro 9 ponti non sicuri sul Po, e puntiamo a destinare più soldi per garantirne altri 32 “.